Egregio Direttore Dott. Mimmo Porpiglia,

mi riferisco ai 4.691 elettori del COMITES Uruguay, erede del CO.EM.IT. istituito nel 1985. In quell'epoca, e fino una decina d'anni fa, era molto intensa l’attività delle Associazioni, di Montevideo e dell’Interno; c’era perfino la squadra dello "Sportivo Italiano" che partecipava al campionati dell’AUF.
Il CO.EM.IT. collaborò per aumentare gli eventi: ricordiamo le "Giornate degli Italiani" nel Prado e in Cambadu. Mi pare opportuno ricordare – perché lo meritano – alcuni di quei promotori delle iniziative, membri dell'ultima generazione di emigrati nati in Italia, sbarcati in Uruguay ed ora "Andati Avanti" come, per esempio, i compianti Arman, Bonanni, Bravin, Brunello, Colafranceschi, Costanzelli, Grendene, Maggi, Magno,  Marino, Mazzeo, Murara, Pizzuti, Rasnier, Sgaravatti, Testoni, Vanoli, Zannier ed altri. Alcuni dei loro discendenti continuano "sulla breccia". Lentamente è sopravvenuto il tramonto, salvo l’ultima Giornata del 2016 nel LATU.
Perché?
In questi ultimi anni gli iscritti all’AIRE Uruguay sono aumentati da 80 a 125 mila, ma é diminuita la loro partecipazione alle attività socio-culturali Italiane
Pur sapendo che l'infima iscrizione all’elettorato dei Comites é mondiale, nel caso dell'Uruguay noto la non casuale  coincidenza dei "pochi" elettori con  i "pochi" connazionali nati in Italia, ancora presenti nell'AIRE (circa 5/6000): suppongo che, probabilmente  molti di loro si sono iscritti per eleggere il nuovo Comites.

CONCLUSIONE

Secondo me, si conferma che – salvo lodevoli eccezioni – la maggioranza dei 120.000 discendenti Italo-Uruguayani iscritti all’AIRE ha chiesto il riconoscimento della Cittadinanza Italiana solo per avere il Passaporto dell’Unione Europea ed i suoi benefici. Sbaglio? Logicamente questa maggioranza “negativa” non ha neanche l’intenzione di partecipare all’elezioni del Comites.

Cordiali saluti

Furio Percovich
Sbarcato a Montevideo 71 anni fa