Un autentico successone. Ad ieri, ed in sole 48 ore, la petizione di "La Gente d'Italia" su Change.org per la legalità del voto all'estero e la dignità di tutti gli italiani nel mondo, ha superato rapidamente quota mille firme. In allegato, pubblichiamo i file con i nomi dei primi 240 firmatari cui seguiranno, nei prossimi giorni, mano a mano, quelli di tutti quanti gli altri che aderiranno all'iniziativa. D'altronde, ciò che ha mosso Gente a lanciare la petizione, affinché l'Aula del Senato possa ravvedersi in merito all'elezione del senatore Adriano Cario (per la circoscrizione del Sud America) e sulla cui nomina gravano pesanti accuse di brogli elettorali accertati dalla Procura di Roma (almeno 2.140 schede taroccate), è la convinzione che gli italiani all'estero meritino di essere trattati alla pari (anche in termini di dignità) con chi nello Stivale ci vive. Il "casus belli", appunto, è la vergognosa vicenda che ha visto coinvolti alcuni parlamentari della Giunta per le elezioni di Palazzo Madama che ha convalidato l'elezione di Cario nonostante le pesantissime accuse (non dimentichiamo che le perizie hanno confermato la manomissione di varie schede elettorali) nei suoi confronti (la decisione, in ogni caso, dovrà essere ratificata dal Senato). Una storia che, a nostro giudizio (ma anche a giudizio di tanti altri Italiani), non può né deve terminare a tarallucci e vino. Per questo motivo il giornale ha lanciato la "raccolta firme" sulla piattaforma Change.org affinché tutti possano apporre la propria "sigla" chiedendo al Senato della Repubblica di rivedere la decisione presa. Che, in pratica, certifica che il broglio, all'interno di un'elezione, può essere accettato. Un caso più unico che raro, che tuttavia dimostra come non ci sia rispetto per chi vota dall’estero. Insomma, la speranza che sia fatta giustizia (dando dignità al voto degli italiani all’estero, stanchi di essere presi in giro) c’è ancora. Da qui appunto la nostra petizione che, osservando le firme, è stata apprezzata in maniera bipartisan. Destra e Sinistra, dal Partito democratico a Italia Viva passando per Forza Italia (la prima firmataria è stata proprio l’azzurra Angela Fucsia Nissoli Fitzgerald): tutti uniti in nome della trasparenza che nelle elezioni del 2018 è assolutamente mancata. Luciano Vecchi, responsabile per gli Italiani nel Mondo dei democratici, è stato chiaro: "Ci auguriamo che, con il voto che interverrà prossimamente nell'Aula del Senato, invertendo quanto deliberato dalla Giunta, possa essere ristabilita la realtà dei fatti ed affermato il diritto dei milioni di italiani che vivono, lavorano, studiano e votano all'estero di essere rappresentati da chi hanno effettivamente scelto". Concorde Roberto Menia, responsabile degli Italiani nel mondo di Fratelli d'Italia: "Vogliamo, in proposito, qui rendere onore alla battaglia portata avanti dal giornale 'Gente d’Italia', che ha lanciato la petizione on line, che ho già sottoscritto e che stiamo facendo girare, di italiani onesti che vivono all’estero o in Italia e che vogliono ancora continuare a credere nelle istituzioni parlamentari e nella legalità del voto che – come recita l’art. 48 della Costituzione – deve continuare ad essere personale, eguale, libero e segreto". E noi, cari Lettori, ci appelliamo soprattutto alla vostra sensibilità. Votate anche voi la petizione online con l’obiettivo di fare sentire la vostra voce e il vostro malcontento verso una politica che sembra davvero infischiarsene della dignità di chi vive all’estero. Che poi chiede una cosa soltanto: far valere i propri diritti nel nome della Repubblica. Forse qualcuno, nel BelPaese, si è dimenticato che la dittatura non esiste. Da oggi pubblicheremo tutti i firmatari della nostra petizione,  ringraziandoli per aver dato voce ad una nobile causa: onestà nel voto, basta con i brogli!! Ecco dunque le prime 240 firme......

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Per scaricare l'elenco con i nomi dei primi 234 firmatari, clicca qui (I)

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