Una vergogna messa in pratica di chi non ha ancora capito di come sia grave la situazione. Migliaia di Green Pass, apparentemente autentici, disponibili on line in una nota piattaforma di file sharing e scaricabili da chiunque, con il serio rischio che possano essere manipolati o commercializzati. Considerata la gravità e la pericolosità di questa illecita diffusione di dati personali particolarmente delicati, il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato d'urgenza un'indagine per accertare le modalità con le quali questi dati siano finiti in rete e ha dato mandato al Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi tecnologiche della Guardia di finanza di acquisire gli archivi on line e accertarne la provenienza. Proprio nell'ambito di questo filone, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo d'inchiesta: l'obiettivo è di risalire agli indirizzi ip di chi ha caricato in rete i certificati e individuare chi li ha acquisiti. Inchiesta aperta anche a Milano.