Viaggi in Europa ai tempi del Covid. Bruxelles prova a correre ai ripari, riscrivendo le regole degli spostamenti. E lo fa proprio nel giorno in cui il Marocco decide di chiudere i confini con la Francia, bloccando i voli da e per il paese transalpino a causa della ripresa della pandemia di Covid. Il tutto (anche) a pochi giorni dai “consigli” che Washington ha dato ai viaggiatori Usa invitandoli a cercare di “evitare” paesi come Germania ed Austria in cui la quarta ondata sta facendo più danni. Insomma: il morbo virale non accenna a mollare la presa e le istituzioni si attrezzano, nel tentativo di rintuzzare il nuovo assalto della malattia che, solo in Inghilterra, dall'inizio del dramma, ha superato i 10 milioni di contagiati. Si diceva dei viaggi. Dal prossimo 10 gennaio con il green pass ci si potrà muovere senza restrizioni. Almeno tra i paesi che fanno parte della comunità europea. A patto e a condizione, s’intende, di evitare spostamenti da e per regioni eventualmente finite in “rosso scuro”. Una proposta del genere, presentata ieri dal commissario europeo per la giustizia Didier Reinders, prevede un approccio più centrato sulla situazione personale di chi viaggia piuttosto che sul metodo attuale basato, invece, sulla situazione del paese di provenienza. E a proposito di “aree a rischio”, per identificare i territori a maggiore o minore pericolo la commissione ha proposto di combinare il numero di nuovi casi di infezioni con quello di vaccini somministrati ed i test eseguiti. Tornando invece alle nuove raccomandazioni sui viaggi, in esse si fa esplicito riferimento ai provvedimenti italiani, in particolare per quanto concerne le misure del certificato verde. Allo stato, la strada seguita sembra essere quella tracciata da Roma, anche e soprattutto per quanto concerne la durata massima del lasciapassare (9 mesi e non più 12) con una lieve ma fondamentale differenza in merito ai vaccinati. Inoltre, dal prossimo primo marzo tutti quelli che sono stati immunizzati "con vaccini autorizzati dalla Commissione europea" e dall'Ema "potranno sempre entrare in Europa" senza restrizioni aggiuntive, come ha precisato, dal canto suo, il commissario agli Affari interni Ylva Johansson. Saranno ammessi anche i vaccini riconosciuti dall'Oms, ma in questo caso sarà necessario anche il tampone.