La procura di Agrigento che indaga sulla esplosione di ieri a Ravanusa ipotizza i reati di disastro e omicidio colposo. I pm hanno sequestrato un'area di 10mila metri quadrati. Oggi pomeriggio un consulente della Procura farà una prima ispezione sui luoghi.

"Faremo una mappatura attenta dei luoghi: partiamo da una fuga di metano ma non escludiamo alcuna pista". Lo ha detto il procuratore di Agrigento Patronaggio dopo un incontro in comune con i soccorritori ribadendo di aver aperto un fascicolo di inchiesta per disastro e omicidio colposo. La procura ha già nominato un consulente tecnico e nelle prossime ore i magistrati e gli investigatori faranno un nuovo sopralluogo con i vigili del fuoco. "Al momento c'è un'area di 10mila metri quadrati sotto sequestro, interessata dall'esplosione. Non è escluso - ha aggiunto Patronaggio - che dopo il nuovo sopralluogo possa essere più estesa".

"Il nostro sistema si è mobilitato sin da primo momento iniziale, che sono quelli più difficili. Abbiamo centinaia di operatori, professionisti, i cani molecolari, le tecnologie. Stiamo facendo il massimo necessario in questa prima fase. E' stato un evento importante con una forte onda d'urto. Le operazioni di soccorso sono ancora in atto per cercare e soccorrere le persone e mettere in sicurezza l'area". Lo ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. "Tutta la catena di è mossa per soccorrere la gente e ci siamo accordati per dare risposte non solo in questa fase".

Nell'esplosione e successivo crollo della palazzina hanno perso la vita finora 3 persone ma si contano ancora 6 dispersi.