Di MATTEO FORCINITI

A Montevideo un busto in onore di Anita Garibaldi nell’ambito delle celebrazioni per il duecentesimo anniversario della nascita della moglie dell’eroe dei due mondi, Giuseppe Garibaldi.

L’opera, realizzata dall’artista Rubens Fernández su incarico dell’Associazione Garibaldina, si trova nei pressi del Parque Rodó tra le vie Gonzalo Ramírez e 21 de Setiembre in una piazzola che dal 1994 porta il nome della rivoluzionaria brasiliana. “Montevideo è stato l’unico luogo dove la famiglia Garibaldi ha potuto vivere insieme durante quasi 7 anni soggiornando in una casa nella Ciudad Vieja oggi monumento nazionale” ha spiegato Milka Rappa, presidente di questa associazione culturale con più di 25 anni di attività. “Oggi risaltiamo i valori umanisti di Anita che continua ad essere il simbolo delle donne che in tutte le epoche lottano per propri diritti e per la libertà”.

L’iniziativa che ha coinvolto anche l’Uruguay rientra all’interno delle celebrazioni organizzate con il progetto “Due Mondi e una rosa per Anita” tra Italia, San Marino e Brasile. Il simbolo scelto è una rosa ibrida creata dall’Istituto  Tecnico Statale “Garibaldi-da Vinci” di Cesena con la collaborazione del Museo Renzo, di Borghi. “Nel marzo del 2019 abbiamo ricevuto una delegazione dell’Instituto Cultural Anita Garibaldi, di Laguna, città brasiliana dello stato di Santa Catarina. Ci hanno manifestato che era molto importante che anche Montevideo si unisse alle celebrazioni internazionali per questo omaggio vista l’importanza che questa città ha avuto nella vita di Anita. Pochi mesi dopo abbiamo ricevuto la proposta dell’artista e allora abbiamo iniziato a organizzare il tutto ma a causa della pandemia abbiamo dovuto posticipare i tempi. Ci sembrava doveroso aggiungere una scultura a questa piazzola che aveva solo un piedistallo, era come se ci mancasse qualcosa che dovevamo completare. Per la realizzazione dell’iniziativa è stato fondamentale poi il contributo offertoci dall’Intendencia di Montevideo” hanno raccontato gli organizzatori.

“La figura di Anita al di là delle sue gesta ci ricorda l’Uruguay che ha sempre accolto le persone che fuggono per ragioni politiche o economiche, una terra accogliente che apre le porte agli stranieri. Questa caratteristica continua ad essere presente ancora oggi” ha affermato la “intendenta” Carolina Cosse intervenendo insieme ai rappresentanti diplomatici di Italia e Brasile in Uruguay.

“Un’immagine che trasmette serenità, fermezza e trasparenza”: è questa l’interpretazione offerta dall’artista Rubens Fernández, autore della scultura. “Mi sono ispirato a diversi quadri dato che non esistono foto di Anita cercando di scavare a fondo nella sua personalità. Il busto vuole mostrare il lato umano di una protagonista della storia che oltre a combattere è stata anche madre e moglie”.