Durante la pandemia Amazon ha contribuito a finanziare con migliaia di dollari le attività di disinformazione di diversi gruppi no-vax americani attraverso un suo programma di beneficenza.

Lo rivela il Washington Post dopo aver analizzato documenti fiscali del gigante dell'e-commerce. In sostanza attraverso AmazonSmile, che dona lo 0,005 di ogni acquisto effettuato ad un'organizzazione scelta dal cliente, sono stati donati oltre 40.000 dollari. E precisamente a gruppi che facevano disinformazione sulla campagna vaccinale.

Si tratta di una piccola cifra rispetto agli oltre 60 milioni di dollari donati ogni anno da Amazon a ong di ogni genere. E tuttavia capaci di creare "grossi danni. 

Per la capacità di queste entità di diffondere fake news attraverso i social", sottolinea Imran Ahmed, amministratore delegato del Center for Countering Digital Hate, un'organizzazione che lotta contro la disinformazione sui vaccini.

La portavoce di Amazon, Stacey Keller, ha risposto al Washington Post con una nota difensiva. Si sottolinea, infatti, che se pure la società incoraggia i suoi dipendenti a vaccinarsi continuerà a finanziare organizzazioni no-vax.