di ROBERTO ZANNI
E per un momento sembrava davvero di essere in una balera romagnola. Una splendida luna, il mare alle spalle del palco, la gente che cantava e ballava. Ci sono riusciti gli Extraliscio, sì a trasformare per un'ora abbondante Miami Beach in Rimini oppure Cervia o Cesenatico. Musica solare, quella romagnola, ma con larghe vene di punk oppure heavy metal, ma di sicuro quando Mauro Ferrara, the voice, si è messo a intonare 'Romagna mia' mentre Mirco Mariani forzava all'eccesso la sua chitarra elettrica e Moreno il Biondo agitava il clarinetto, ecco che il North Beach Bandshell, l'anfiteatro all'aperto che ha accolto lo spettacolo, è stato invaso da una atmosfera nuova, sicuramente mai vista prima.
Un piccolo grande successo quello degli Extraliscio a Miami, debutto americano della band, nell'ambito di Hit Week, il Festival della musica italiana nel mondo sotto l'egida di Italian Trade Agency e FIMI, Federazione Industria Musicale Italiana. D'altra parte con quella musica e quella forza non potevano non coinvolgere la platea. Così tra un 'Romagna mia' e alcuni dei cavalli di battaglia più popolari della musica nostrana italiana da 'Rosamunda' a 'Mi sono innamorato di Marina', poi  'Casatschock', 'Ciao mare' oltre ai successi del gruppo romagnolo partendo da 'Bianca luce nera' ecco che lo show è corso via quasi senza che l'orologio se ne accorgesse. E all'uscita da Bandshell si canticchiava 'Romagna mia' anche se il pubblico non era italiano, ma ispanico e anche americano. Perchè poi durante il concerto emozionanti sono stati i duetti sax-clarinetto by Fiorenzo Tassinari (uno dei sassofonisti più famosi d'Italia) e Moreno il Biondo. Una carica quella degli Extraliscio condotta quasi sempre (rari i momenti di pausa, giusto per lasciare spazio alle performance dei suoi colleghi) dall'instancabile Mirco Mariani, davvero mai fermo un attimo tra chitarra, piano, voce e invenzioni continue sul palcoscenico dietro la lunga barba e gli occhiali scuri. Ambasciatori di una Romagna più moderna, così si possono anche definire gli Extraliscio che sabato sera hanno accesso luce diverse in un angolo di Miami Beach dove la bella musica, d'autore anche, è davvero di casa.
Ad aprire la serata italiana erano state le note di Rachele Andrioli, davvero diventata emblema di una musica del sud dell'Italia sempre attuale, che porta con sè la tradizione che l'ha resa celebre nel tempo con l'aggiunta di un tocco personale che in certi momenti la rende unica grazie anche a strumenti particolari come il marranzano, l'ukulele, il bendir e soprattutto il flauto armonico che hanno la capacità di evocare rituali di un tempo, ma sempre attuali. Una prefazione per certi versi assolutamente agli antipodi della musica degli Extraliscio, ma che proprio per questo si è adattata alla perfezione in una serata riuscitissima, piacevole e soprattutto nuova alla latitudini di Miami.