Se ne va dunque un 2021 che di sicuro non rimpiangeremo. Certo, in primis per questa piaga chiamata Covid, nella speranza che il nuovo anno sarà quello della definitiva sconfitta del virus e di tutte le sue varianti.
Ma a parte la pandemia, vanno in cavalleria 365 giorni non di certo eccezionali (a parte le vicende sportive che hanno visto l'Italia trionfare un po' ovunque). Tra le cose da ricordare, la costruzione della nuova area consolare a Montevideo: la classica cattedrale nel deserto, soprattutto in un periodo dove i soldi destinati a questa struttura potevano servire ad altro, come per esempio aiutare i tanti connazionali in difficoltà proprio a causa del Covid. E solo dopo pensare a un'edificazione del genere.
Ma tant'è. Poi il 2021 è stato l'anno del rinnovo dei Comites: un vero flop dal punto di vista dell'interesse della gente, se si pensa che anche in Uruguay hanno votato in pochissimi: appena 3.600 persone, segno di una grande disaffezione verso una politica che poco ha fatto e fa verso gli italiani all'estero. Ma qui c'è un discorso che le istituzioni dovrebbero prendere in considerazione: rivedere la legge della cittadinanza. Così come è, non va bene, perché  c'è chi prende il passaporto e in pratica non si fa più vedere: in soldoni, l'Italia dà senza ricevere nulla in cambio.
Si danno documenti importanti a chi non conosce neanche una parola della lingua che fu cara a Dante. Si sprecano soldi e sforzi inutilmente, insomma. Così come è assurda la questione dei famosi call center a pagamento che hanno l'obiettivo di fissare gli appuntamenti per far avere i passaporti. Grande colpa deve essere data alla Farnesina che pensa solamente a voler prendere in mano la politica degli italiani nel mondo che però non gradiscono il suo operato: la gente si lamenta per la poca considerazione che hanno, si considerano trasparenti. Questo porta alla crescita di movimenti locali che in pratica non servono a nulla, se non a far cadere o nascere governi. C'è un centro di potere occulto che pensa ai propri interessi.

 

Altro evento purtroppo da ricordare, la morte all'interno dell'ambasciata di Luca Ventre, il connazionale ammazzato da una guardia giurata che però in quel momento non doveva stare lì. La povera vittima cercava protezione, la magistratura tutt'ora indaga cercando di capire chi aveva dato il permesso a chi ha ucciso il povero Ventre di essere nel giardino della stessa ambasciata.

Il 2021 sarà anche da ricordare come l'anno della 'destituzione' del senatore Adriano Cario, messo alla porta dall'Aula di Palazzo Madama per i brogli elettorali avvenuti nel corso delle elezioni del 2018. Una vera e propria battaglia portata avanti e vinta da Fabio Porta del Pd che sarà nominato senatore al posto dello stesso Cario. Quando? Non si sa. Sarebbe stato opportuno farlo sùbito, ma la Giunta del Senato per le immunità parlamentari sembra avere in questo momento altre priorità, a partire dalla nomina del nuovo presidente della Repubblica. E gli italiani all'estero aspettano, come se non avessero alcun peso specifico. Anzi, quello di essere proprio un... peso.

Per il nuovo anno ci auguriamo che le cose possano cambiare: sarebbe opportuno, per esempio, il ritorno in grande stile della lingua italiana nelle scuole qui in Uruguay. Non esiste più, ma allora come fare a tramandare la tradizione italica se non vi sono luoghi deputati? Manca l'abc del buon senso, e ritorniamo al discorso della nuova area consolare. Una cosa buona è stata fatta: l'accordo tra l'Università romana di Tor Vergata con un'università locale privata. Sarebbe stato ottimo che l'accordo fosse stato siglato con l'Università statale.....

Forse il 2022 sarà un anno importante: abbiamo sentito che c'è la volontà di indire un referendum affinché le cose possano davvero cambiare per gli italiani nel mondo, che meritano di contare di più. E non assecondare solo chi cerca il passaporto per andare in Europa. Ci stanno lavorando, a quanto ci risulta, Pd, Fratelli d'Italia e Italia viva.