Gente d'Italia

LETTERE AL DIRETTORE. Le borse di studio

Caro Direttore,
Ho colto l’occasione della legge di bilancio per porre al Governo una questione di grande rilievo per le nuove generazioni e per le relazioni dell’Italia con le future classi dirigenti di molti Paesi nel mondo.
Ho presentato, infatti, un ordine del giorno, che è stato accolto, nel quale ho chiesto al Governo di usare in modo più convinto e incisivo la leva delle borse di studio allo scopo di incrementare fortemente gli scambi giovanili, di formazione e di professionalizzazione.
L’Italia, nel contesto internazionale, ha una sicura rendita di posizione, rappresentata da 6,5 milioni di cittadini e di oltre 55 milioni di italodiscendenti, situati in centinaia di Paesi del mondo. Ha inoltre un elevato prestigio culturale e un fascino indiscutibile per il suo modello di vita e per i modi di socializzare degli italiani.
Questa forza di attrazione, tuttavia, non sempre è utilizzata nel modo migliore, in particolare nei confronti dei giovani che verrebbero volentieri in Italia a compiere un ciclo elevato di formazione, magari nell’ambito di operazioni di scambi che consentano a giovani italiani di acquisire esperienze formative in contesti stranieri.
Per questo, ho chiesto al Governo di fare uno sforzo ulteriore, oltre a quello fatto nell’attuale legge di bilancio, per incrementare le somme da destinare a borse di studio per studenti stranieri, magari italodiscendenti, che vogliano venire in Italia presso università e centri di ricerca e di alta formazione, e da destinare anche a italiani che vogliano fare il cammino inverso.
Ho chiesto, inoltre, di non lasciare isolate le università nell’adempimento di questi compiti, ma di lanciare e finanziare campagne promozionali che possano mettere in evidenza la forza e la bellezza della formazione in italiano.
Francesca La Marca, Deputata Pd
Circoscrizione Estero, Ripartizione Nord e Centro America
Exit mobile version