Gente d'Italia

Quirinale, la componente dem di Orfini apre al Mattarella bis, ma nel Pd c’è chi storce il muso

Sergio Mattarella (foto: depositphotos)

E' iniziato il conto alla rovescia per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Il "gran ballo" dell'urna inizierà il prossimo 24 gennaio, alle ore 15, quando il Parlamento sarà convocato in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, per dare il via all'excursus che porterà alla scelta del successore di Sergio Mattarella. Attualmente tra i partiti e i gruppi politici regna l'incertezza più profonda.

I NOMI IN LIZZA PER IL COLLE
I nomi dei candidati alla poltrona del Colle, restano sempre gli stessi: il premier Mario Draghi, da una parte, e Silvio Berlusconi (candidatura mai ufficializzata, per la verità), per il centrodestra, dall'altra. In queste ore, però, sta prendendo sempre più piede una terza soluzione, per la verità già "affacciata" più volte in passato, ma sempre respinta al mittente dal diretto interessato: quella del Mattarella bis.

ORFINI E VERDUCCI: MATTARELLA BIS
Invocata (anche) dai "grillini", dove però, c'è pure chi sostiene l'ipotesi di una "candidatura rosa", tale soluzione non sembra dispiacere alla componente dem che fa capo a Matteo Orfini e Francesco Verducci la quale ha già fatto sapere che la sosterrà nella riunione di direzione e dei gruppi parlamentari Pd con Enrico Letta in programma il prossimo 13 gennaio. Una scelta di campo, questa, che tra i corridoi del Nazareno ha provocato anche sottili mal di pancia.

ODDATI STORCE IL MUSO
"Che le aree politiche del Pd annuncino posizioni precostituite sull'elezione del presidente della Repubblica prima della riunione della direzione convocata per il 13 gennaio e prima di avere ascoltato la relazione del segretario, è proprio sbagliato. Entriamo nella discussione come ci ha chiesto di fare Letta: con serietà, rigore e spirito realmente unitario" si è limitato, infatti, a commentare, in una nota, Nicola Oddati, della direzione nazionale del Pd.

RENZI STUZZICA IL M5S
Infine Matteo Renzi. Nel dibattito (della sinistra) sulla scelta del nome da proporre per il Colle, il leader di Italia dei Valori ne ha approfittato per stuzzicare il M5S: "vogliono una donna al Colle? ma Mattarella si chiama Sergio...".

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