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Emergenza Covid in Italia: l'ondata di nuovi contagi, frutto della diffusione della variante Omicron, non accenna a scemare. Risultato: sale la richiesta di ricoveri e ad andare sotto pressione è la rete ospedaliera del Paese, con le file di ambulanze che tornano a fare capolino all'ingresso dei nosocomi da Nord a Sud della Penisola.

POSTI LETTO IN ESAURIMENTO
Unanime l'appello dei medici dirigenti: "i posti letto sono in esaurimento". Bisogna correre ai ripari. Come in Sicilia, ad esempio, dove è stato necessario attrezzare due punti medici avanzati in tensostruttura all'ingresso degli ospedali "Cervello" e "Civico" di Palermo e dove, ancora, si sta valutando di posizionarne un terzo anche all'ospedale di Partinico. Da più parti giungono appelli al governo per un ulteriore estensione dell'obbligo vaccinale anche per fasce di età, al momento, escluse.

ROSATO: CON CHE CORAGGIO SI MANIFESTA CONTRO OBBLIGO?
"Con che coraggio si manifesta contro l'obbligo vaccinale mentre gli ospedali rischiano il codice rosso per le file di ambulanze e la mancanza di personale rispetto ai ricoverati soprattutto no vax" ha sbottato su Twitter il presidente e deputato di Italia viva, Ettore Rosato. "Cosa serve per far capire che il vaccino è l'unica via per evitare questa situazione?", ha ribadito l'esponente del partito di Renzi. Sulla stessa falsariga anche l'Ordine dei Medici di Napoli che ha insistito sull'estensione dell'obbligo per "scongiurare il codice nero".

LA PROTESTA DELL'INFERMIERA SIMBOLO
A chiedere un ulteriore "giro di vite" anche virologi ed operatori sanitari i quali si sono schierati "contro la multa di 100 euro 'una tantum' per gli over 50 che rifiutano il vaccino" giudicandola "poco incisiva".  "100 euro, il prezzo della nostra salute. Delle nostre vite. Dei sacrifici che facciamo da due anni, soprattutto noi operatori sanitari (unici, tra l'altro, per cui vige un vero obbligo vaccinale). Per l'ennesima volta saremo noi frontileners a pulire tutto il fango derivante dall'assenza di decisioni forti e coraggiose. Scelte assurde che ricadranno sulle nostre schiene già gravate da due anni di fatica" ha scritto su Facebook, Martina Benedetti, l'operatrice dell'ospedale di Marina di Massa che il 12 marzo 2020 pubblicò la foto del suo viso segnato dalla mascherina.