La virologa Ilaria Capua spiega perché, rispetto a qualche mese fa, anche molti vaccinati con due e tre dosi si infettano. È tutta colpa di Omicron, la variante che - partita dall'Africa meridionale - in breve tempo è diventata dominante. Una variante che, di fatto, è un "altro" virus rispetto a quello sviluppatosi a fine 2019 e alle sue prime mutazioni.

"La novità è che Omicron si avvia a diventare un nuovo sierotipo di Sars-CoV-2. Che cosa significa questo? Significa che è sufficientemente distante dal ceppo originale Wuhan e dai suoi immediati discendenti che evade una parte della risposta immunitaria", dice la Capua nel corso di un'intervista al Corriere della Sera.

"Ultrasemplificando, è come se in questi due anni il 'cugino Omicron' si fosse fatto crescere capelli, barba, baffi e avesse indosso sempre gli occhiali da sole in modo tale che la camera del telefonino e gli algoritmi di riconoscimento facciale non lo riconoscessero più come alpha, gamma o delta. Infatti non lo è: è Omicron", è l'esempio scelto dalla virologa.

"Un virus con il turbo che grazie alla sua contagiosità ci darà filo da torcere. Ecco uno dei motivi per cui anche i pluri-vaccinati si infettano di più rispetto a prima: perché questo è un virus diverso, cambiato sia dentro che fuori, e che per forza di cose - conclude la Capua con un messaggio di speranza - impareremo a conoscere".