La vittoria della legalità, la sconfitta di una certa politica. Quella che mette davanti agli interessi degli italiani (all'estero in questo caso) i propri. Già, perché da oggi Fabio Porta, esponente del Pd, è un nuovo senatore della Repubblica. Prende il posto di Adriano Cario (all'epoca nelle liste dell'Usei e poi del Maie), decaduto a causa di brogli elettorali nelle elezioni del 2018 nella circoscrizione Estero, ripartizione America Latina. La proclamazione ufficiale è venuta dalla viva voce della presidente del Senato, Elisabetta Casellati. Finisce dunque così una vicenda che da anni si trascinava stancamente, da quando lo stesso Porta portò alla luce un vero e proprio scandalo: Cario era stato eletto grazie alla falsificazione di numerose schede elettorali, superando proprio Porta che era arrivato secondo.

Questa testata, è bene ribadirlo, è scesa in campo affinché la verità venisse a galla, nel rispetto di quei connazionali che si erano sentiti defraudati e presi in giro da quanto accaduto. "Che ci fanno votare a fare se alla fine le elezioni sono frutto di brogli non sanzionati": in tanti ci hanno chiesto proprio questo. Mirko Tremaglia, colui che tanto ha fatto in passato affinché gli italiani all'estero potessero avere il diritto al voto, si sarà rivoltato nella tomba. Ma alla fine, appunto, la verità è venuta a galla e la normalità è stata ristabilita. 'La Gente d'Italia' non chiedeva, tutto sommato, tanto. Solamente che la gente non venisse presa in giro così.

Una testata, la nostra, che ha anche organizzato sulla piattaforma change.org un appello destinato alle istituzioni affinché appunto fosse fatta giustizia. Un appello che è arrivato anche all'interno del Senato stesso e che probabilmente ha fatto anche... rumore, dato che ha raccolto numerosissime adesioni. E che di certo ha dato fastidio a qualcuno, se è vero che sono arrivate in redazione e ad altri indirizzi anche governativi mail diffamatorie, offensive e intimidatorie nei confronti della testata. Ovviamente, senza firma. Sui quali i nostri legali hanno giá inoltrato denunce per diffamazione. Se noi ci mettiamo la faccia, altri preferiscono messaggi anonimi. Si tratta di leoni da tastiera? O forse di conigli che non hanno il coraggio delle proprie azioni. Poco male, perché per fortuna la polizia postale sa fare bene il proprio mestiere e 'La Gente d'Italia' non può accettare comportamenti del genere.

Ora, dunque, tocca a Fabio Porta dimostrare di meritarsi il posto da senatore. Qualche tempo fa gli avevamo anche 'consigliato' di non accettare il posto di Cario: avere a che fare con certi politici (o meglio mestieranti della politica) non deve essere facile. Ma ha deciso di andare avanti per la sua strada. Come sempre, 'La Gente d'Italia' vigilerà anche su questo nuovo corso. Noi, per fortuna, non abbiamo padroni. E non abbiamo paura.. Sono 22 anni che cercano vanamente di fermarci. Non ci riusciranno nemmeno questa volta.