Di MATTEO FORCINITI

Da promessa incompiuta in serie A al carcere in Uruguay. La triste parabola di Nicolás Schiappacasse, ventitreenne esterno offensivo in prestito dal Sassuolo al Peñarol, rischia di compromettersi gravemente in seguito all’arresto avvenuto pochi giorni fa a Maldonado: fermato da un posto di blocco della polizia stradale, il calciatore è stato trovato in possesso di una pistola calibro 9 e otto proiettili nascosti in una felpa e al momento della perquisizione, secondo le informazioni pubblicate, avrebbe cercato inutilmente di liberarsi dell’arma. Schiappacasse si trovava in compagnia di altre 3 persone, una delle quali in possesso di stupefacenti, che si stavano recando insieme allo stadio per assistere al “clasico”, il derby tra Peñarol e Nacional nelle vesti questa volta di amichevole estiva. 

L’attaccante del Sassuolo si è giustificato dicendo che l’arma non era sua e che l’avrebbe dovuta consegnare a un tifoso del Peñarol; nei suoi confronti è stato confermato l’arresto preventivo di 90 giorni di reclusione (anziché i 120 chiesti dall’accusa) per i reati di traffico e porto d’armi oltre che ricettazione. Il caso Schiappacasse potrebbe però trasformarsi in qualcosa di più grande in base alle prime anticipazioni degli inquirenti: “Questo è solo l’inizio” ha affermato il procuratore di Maldonado, Carolina Dean, che conduce le indagini sui fatti. Da queste prime ricostruzioni è emerso che il calciatore avrebbe comprato armi da fuoco senza autorizzazione in almeno tre occasioni.

Schiappacasse era tornato in Uruguay per cercare di risollevare una carriera che si è arenata a causa di diversi infortuni dopo alcune prestazioni che facevano ben sperare. Era esploso nel torneo sudamericano Under 20 del 2017 mettendosi in mostra come uno dei migliori talenti in circolazione tanto da essere inserito dal Guardian nella lista dei migliori sessanta calciatori al mondo della classe 1999. Venne inizialmente acquistato dall’Atletico Madrid che poi nel gennaio del 2019 lo girò in prestito al Parma dove collezionò solo 3 presenze. Dopo vari trasferimenti tornò in Emilia, prelevato dal Sassuolo prima con la formula del prestito e poi comprato definitivamente in ottica futura come possibile erede di Scamacca e Raspadori. Con una sola partita giocata, anche l’esperienza al Sassuolo fu fallimentare. Nel marzo del 2021 fece ritorno in patria venendo ceduto in prestito al Peñarol dove subì un grave infortunio subito dopo l’arrivo. Il prestito in Uruguay era in procinto di essere rinnovato per altri sei mesi proprio in questo periodo ma subito dopo l’arresto il presidente del Peñarol Ignacio Ruglio è intervenuto duramente facendo intendere che il tutto sarà bloccato. “Dopo quanto successo prenderemo delle decisioni. Se il tutto verrà confermato non ci potranno essere altre interpretazioni. Noi come club dobbiamo dare un messaggio chiaro” ha spiegato Ruglio.

Dopo il Peñarol anche il Sassuolo potrebbe presto scaricare l’attaccante uruguaiano. Secondo il portale Sassuolonews.net il club neroverde starebbe valutando la rescissione del contratto.