Problemi in Perù. Il paese andino non riesce a uscire dalla crisi che l'avvolge da cinque anni. Il presidente Castillo è sempre più isolato perché si rifiuta di affrontare la corruzione che ha ormai intossicato il sistema. Ha cambiato sei ministri in meno di un anno ma i dissidi con il suo esecutivo non si risolvono.

Venerdì scorso si è dimesso il ministro dell'Interno da poco nominato al posto di un altro. Prove in mano chiedeva a Castillo la rimozione del capo della polizia e dei 1700 agenti impegnati nella lotta alla corruzione e alla criminalità e risultati compromessi.

Il presidente si è rifiutato. La prima ministra, Mirtha Vasquez (nella foto il giorno della sua nomina) ha mediato ma si è si è schierata con il collega degli Interni. C'erano le prove.

Castillo è rimasto fermo sulle sue posizioni e anche la premier ha gettato la spugna. L'intero governo va ridisegnato. Perché l'unica figura di rilievo rimasta è il ministro dell'Economia. Il quale ha già annunciato le sue dimissioni se Castillo non agirà per frenare la corruzione.