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Per il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri presto l’Italia entrerà in endemia, salutando definitivamente la pandemia. Per l’Oms è ancora troppo presto per cantare vittoria. Ma almeno la situazione sembra, anche se piano piano, migliorare. Lo ha ricordato lo stesso Sileri ieri, facendo un parallelo a un anno fa: “Il 1° febbraio del 2021 non potevamo fare quello che stiamo facendo. Sì, abbiamo le mascherine, ma riusciremo a togliere anche queste”.

Parlando di Omicron, il sottosegretario ha confermato che, nonostante la tanta circolazione della variante, gli ospedali non sono sovraccarichi e c’è libertà di fare quasi tutto: “La curva – ha specificato – sta andando verso il plateau e quindi cominceranno a scendere i contagi e le morti. Ci sarà una fase di convivenza con il virus, passando a una fase di endemia”. Sileri ha poi specificato una cosa molto importante che riguarderà, durante appunto la fase endemica, i positivi asintomatici: “Potranno continuare a svolgere le proprie attività, magari indossando per qualche giorno le mascherine. Ma non sarà più possibile uscire per questo motivo dal mercato del lavoro”. Se ne parlerà, di questo, non prima di metà febbraio comunque.

Intanto ieri Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità, è andato più cauto rispetto a Sileri: “Credo sia presto per qualsiasi Paese arrendersi o cantare vittoria, stiamo parlando di un virus pericoloso che continua a cambiare davanti ai nostri occhi. Per questo invito tutte le nazioni a a continuare i test, la sorveglianza e il sequenziamento. E bisogna continuare a lavorare per garantire che tutte le persone abbiano accesso ai vaccini”.

Da segnalare che da ieri la Danimarca è il primo Paese europeo ad avere tolto tutte le restrizioni contro il Coronavirus, nonostante l’altissimo numero di casi ancora presenti: si punta molto sull’alto tasso di vaccinazione. Da oggi poi la Francia allenta alcune misure restrittive, come la fine dei limiti di accesso nei luoghi aperti al pubblico, la fine al telelavoro obbligatorio e le mascherine all'aperto. La situazione dei transalpini, dopo i tantissimi contagi delle scorse settimane, sembra sensibilmente migliorata. Da qui la decisione di essere meno ‘repressivi’.