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Il duplice omicidio di lunedì scorso al Rione Don Guanella è legato a doppio filo alla scia di sangue che sta bagnando la periferia di Napoli Nord. A far riesplodere ogni tanto la violenza sono fragili accordi che spesso non reggono ai frequenti mutamenti degli equilibri criminali dovuti sia ad arresti di boss e gregari sia alla loro scarcerazione. Quando un vecchio capozona torna libero, non rispetta i patti che nel frattempo sono stati stipulati dai reggenti dei traffici sul territorio, e punta a riprendersi le piazze di spaccio che gestiva prima di finire in carcere, scatenando così dei botta e risposta a colpi di omicidi, ferimenti, stese, bombe.

Oggetto del contendere sono soprattutto i fiorenti traffici di droga, ma anche il giro di estorsioni a cantieri e commercianti della zona. Nell'aprile del 2021 è stato ammazzato Salvatore Milano, un ras che non era strettamente legato a nessuno dei due clan rivali a Miano, e sul cui omicidio non è stata fatta ancora luce. Fatto sta che la sua morte seguiva di due mesi un agguato in cui rimase ferito Bernardo Torino, altra figura nota agli investigatori. Dopo questi due episodi, gli equilibri nell'area Nord sembrarono stabilizzarsi.

Ma a giugno la faida riesplose con l'omicidio eclatante di Antonio Avolio, 30enne legato al gruppo di “Miano di sotto”. Il giovane non si aspettava di essere nel mirino dei killer, e infatti stava mangiando un panino mentre guidava lentamente il suo scooter Honda Sh, in via Teano a Piscinola. I sicari, anch'essi a bordo di uno scooter, lo affiancarono e fecero fuoco tre volte, colpendolo in pieno viso e alla spalla. Per Avolio non ci fu scampo.

Secondo gli investigatori, il clan si vendicò a novembre uccidendo Giuseppe Tipaldi, detto “Peppe 'a recchia”, che aveva preso le redini del clan Scognamiglio, gruppo di “Miano di sopra”. E la vendetta per l'omicidio Avolio sarebbe poi continuata con il duplice agguato di lunedì, quando a cadere sotto il piombo di camorra sono stati Pasquale Torre e Giuseppe Di Napoli, pure essi legati al clan di “Miano di sopra”. Cosa accadrà adesso? Le due cosche troveranno un accordo di convivenza o ci sarà la risposta di “Miano di sopra” contro quelli di “Miano di sotto”?