Beppe Grillo (foto depositphotos)

Il diktat di Grillo agita i sonni dei 5Stelle. Stando a quanto scrive IlGiornale.it, che cita una ricostruzione dell'Adnkronos, la presenza del fondatore del MoVimento 5 Stelle a Roma, in questi giorni, oltre a valutare la strategia da adottare nei confronti dell'ordinanza di sospensiva delle delibere disposta dal Tribunale di Napoli - quella che ha azzerato di fatto i vertici pentastellati - sarebbe servita anche a chiarire la cosiddetta regola dei due mandati.

Grillo avrebbe spiegato, in sostanza, che la regola resta e che eventuali deroghe per una terzo mandato potrebbero scattare solo per le candidature in Parlamento europeo o nei Consigli regionali. Insomma: è la fine delle speranze di chi ha confidato che pure quell'usanza venisse meno. In questo modo, viene spiegato, sarebbero 66 i parlamentari non rieleggibili per una norma interna all'emisfero grillino. Tra questi anche big del calibro di Luigi Di Maio, Roberto Fico, Paola Taverna, Vito Crimi e altri big sui quali si abbatterebbe la scure dell'incandidabilità alle prossime politiche.