Referendum sulla giustizia: i mal di pancia del Pd. Da Enrico Letta è arrivata una decisa frenata nei confronti di due dei quesiti recentemente approvati dalla Consulta mentre per gli altri tre si è intravista una parziale apertura da parte del segretario dem.

Nello specifico, scrive ilgiornale.it, Letta si è opposto ai quesiti che riguardano i limiti agli abusi della custodia cautelare e l'abolizione del decreto Severino: in soldoni, ha riconosciuto che "si possono fare miglioramenti, ma non stravolgendo tutto".

Pertanto nei confronti dei due quesiti Letta ha scandito a chiare lettere che "non riesco a non esprimere la netta contrarietà". Quanto agli altri tre referendum, invece, il leader dem ha sottolineato che si tratta di materie "che stanno dentro la discussione parlamentare e noi pensiamo che le risposte arriveranno là".

In largo del Nazareno, tuttavia, non tutti sembrano pensarla come lui. È il caso di Andrea Marcucci, secondo cui i dem non possono "dire no a prescindere come altri hanno fatto". Anche Marcucci auspica che l'Aula faccia il suo lavoro, ma se non dovesse farcela, è il suo pensiero: "Ci rimetteremo al responso dei cittadini".