Presidente
L'Aula della Camera dei Deputati (foto: www.camera.it)

Nel primo articolo è fissato l’obiettivo della legge, ovvero “la facoltà della persona affetta da una patologia irreversibile e con prognosi infausta o da una condizione clinica irreversibile di richiedere assistenza medica, al fine di porre fine volontariamente e autonomamente alla propria vita”. Dopo più di due anni dalla sentenza della Corte Costituzionale, il Parlamento dà il primo via libera alla proposta di legge sulla “morte volontaria mediamente assistita”: la legge sull’eutanasia è passata alla Camera dei Deputati con 253 Sì, 117 contrari e 1 solo astenuto. Sono, poi, intervenuti a titolo personale, in dichiarazione di voto, i deputati di Forza Italia, Renata Poverini ed Elio Vito, che hanno annunciato il loro sì alle misure in difformità dall’orientamento del gruppo di FI, mentre l’azzurro Simone Baldelli ha parlato di “lavoro positivo e propositivo”, comunicando di non poter votare contro un testo “che in una successiva lettura – ha aggiunto – possa essere ulteriormente migliorato”. I deputati di Italia viva, Maria Teresa Baldini, Cosimo Ferri e Gabriele Toccafondi, hanno annunciato il loro no. Il gruppo di Iv aveva lasciato libertà di coscienza ai propri parlamentari. La palla passa ora al Senato. Il testo è stato profondamente modificato rispetto alla versione originaria durante l’iter in commissione, subendo alcune modifiche anche nel corso delle votazioni da parte dell’Assemblea. Ma l’asse portante del provvedimento è rimasto immutato: si riconosce la morte volontaria medicalmente assistita, che viene equiparata alla morte naturale. Con il primo via libera alla Camera sulla legge per la morte volontaria medicalmente assistita, il Parlamento si rimette in sintonia con il Paese”, il commento il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà. Il leader del Pd, Enrico Letta, non teme un bis del ddl Zan: “Sono meno preoccupato perché su questa materia gli schieramenti in campo agiscono in modo differente rispetto al Ddl Zan. In questo caso siamo riusciti a creare schieramenti più larghi, su un tema che ovviamente è cambiato anche nel tempo”. E poi: “Devo dire che non ci avrei sperato, ma c'è stato un ottimo lavoro del Parlamento in queste settimane. Il testo è stato approvato tra l'altro con una maggioranza abbastanza importante, larga, adesso andrà al Senato e mi auguro che il Senato faccia la sua parte il più rapidamente possibile”. Soddisfatto anche il leader del M5s Giuseppe Conte: “Con il primo via libera della Camera alla legge sul suicidio assistito compiamo un fondamentale e deciso passo in avanti sul tema, complesso e delicato, del fine vita, nel perimetro già indicato dalla Corte costituzionale”.