Grazie Uruguay, grazie a tutti voi Lettori. Perché era il 18 marzo di 18 anni fa quando abbiamo cominciato a lavorare qui, a Montevideo. 'La Gente d'Italia' già era in vita dal 1999, ma il direttore Mimmo Porpiglia decise proprio 18 anni fa di trasferirsi in questo magnifico Paese, rimasto incantato dalle bellezze di una terra magica e che in più aveva, e ha tutt'oggi, una delle più grandi comunità attive di italiani all'estero.

Una nazione che ci ha accolto benissimo e sin dal primo giorno ci ha fatto sentire come a casa. E alla fine siamo diventati maggiorenni in Uruguay. Una bella soddisfazione condita anche dal fatto che ieri Rai Italia ha voluto omaggiarci anche con la sua presenza. Certo, non sono stati anni facili, inutile negarlo. Oggi come oggi portare avanti un quotidiano non è facile: non si legge più come un tempo e dunque il cartaceo, in tutto il mondo, ne paga le conseguenze a favore dei portali e dei social. Ma va bene anche così e anche noi ci siamo adattati al nuovo che avanzava.
Che ci volete fare, amiamo tantissimo questo mestiere e nonostante il periodo non florido dal punto di vista economico (fare un giornale costa tanto, tra stipendi alla redazione, costo di carta e distribuzione, collaboratori, grafici....) ogni giorno cerchiamo di confezionare al meglio il prodotto a favore dei Lettori che sono la nostra forza e per i quali ci 'sbattiamo', in pratica, 24 ore al giorno, sacrificando a volte (diciamo quasi sempre) anche la vita privata. Abbiamo voluto la bicicletta e ora pedaliamo....
Guardando sempre avanti con un unico grande obiettivo: essere al servizio della collettività. Sempre. In questi 18 anni 'sudamericani' ne abbiamo viste di cotte e di crude, abbiamo portato alla ribalta casi che poi sono stati ripresi anche dai media italiani. E come un buon quotidiano che si rispetti, abbiamo davvero tantissimi amici che ogni giorno ci fanno sentire la propria vicinanza. Certo, magari non saremo simpatici a tutti. Ma il giornalismo è questo: raccontare la verità dei fatti che può piacere o meno. Poi spetta a voi Lettori ragionare sul giusto o sullo sbagliato.
Di sicuro 'La Gente d'Italia' ha il merito di essere sopravvissuto alla moria di tanti giornali che purtroppo non sono riusciti a superare la crisi dell'editoria. Non è stato facile, non è facile e non sarà facile proseguire. Il costo della carta ha subito impennate mostruose, la pandemia e oggi la guerra sta distruggendo floride economie e aumentando la povertá nel mondo.. I soliti detrattori cercano di imporre le loro regole antidemocratiche, credendo ndi farci paura..... Ma il Vostro affetto ci spinge a dare sempre di più e se qualche anno fa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci ha voluto premiare per il nostro impegno, lo dobbiamo esclusivamente a Voi che ci seguite costantemente.

Un capo dello Stato, Mattarella, che sappiamo ci segue con grande attenzione, tanto è vero che qualche mese fa ha nominato il direttore Porpiglia 'Commendatore al merito della Repubblica Italiana'. Una soddisfazione che ci piace dividere con Voi. Già, perché senza di Voi, noi non saremmo nulla. E allora... tanti auguri ai nostri primi 18 anni uruguaiani e grazie per il Vostro interesse verso di noi. Ai "nemici", in senso stretto e lato, a quelli che vogliono farci chiudere perché non la  pensiamo come loro, non passiamo le loro veline, e che continuano a usare mezzi illeciti, false denunce, pareri illegali al Dipartimento, per spegnere questa voce democratica rispondiamo con la battuta del marchese del Grillo:  "Noi siamo Noi, tanti Noi e voi, credeteci, non siete un ,,,,,,"

Buona lettura
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