di ROBERTO ZANNI
Si chiama Giro d'Italia Ride Like a Pro. E' un circuito internazionale che porta le corse in bicicletta in giro per il mondo. Legato alla organizzazione del Giro d'Italia, già la corsa 'Rosa', ha la missione di rendere un sport popolare come il ciclismo, ancora più radicato nella gente, creando e incrementando quella voglia di pedalare che sta contagiando il mondo intero. Perchè lo sport della bicicletta sta diventando sempre più una vera e autentica passione in ogni angolo del mondo. Dalle grandi città fino alle più piccole, le due ruote, quelle che sono sinonimo di fatica, sudore, ma anche green ed ecologia, si stanno conquistando spazi sempre più ampi. Ecco allora che Giro d'Italia Ride Like a Pro si è trasformata nel mezzo più idoneo per portare la voglia di bicicletta made in Italy in giro per il globo, accompagnata da cultura e gastronomia italiana. Eventi che in un certo senso diventano gli ambasciatori del Belpaese. E nel giro di quattro mesi, tra aprile e luglio, ecco che il Sudamerica ospiterà due volte la manifestazione, che si è affermato come uno degli eventi di ciclismo più grandi al mondo. Primo appuntamento in Brasile, a Campos do Jordao per una edizione dilettantistica del Giro d'Italia in uno scenario da favola tra montagne e saliscendi degne anche di un arrivo in salita sul Pordoi. L'idea degli organizzatori è quella di trasmettere anche a chi non è un corridore professionista le stesse sensazioni che vivono i grandi ciclisti. E la data del 3 aprile poi non è stata scelta a caso, si tratta infatti del giorno in cui per la prima volta uscì La Gazzetta dello Sport, era il 1896 e si sa 'La Rosea' attraverso RCS è anche la storica organizzatrice del Giro d'Italia. Ma in questo nuovo giro, del Sudamerica, non ci si fermerà soltanto in Brasile. Dal 29 al 31 luglio infatti ci si sposterà in Ecuador, a Quito. Un Paese vincente sulle due ruote, dopo che soltanto tre anni ha festeggiato il suo primo successo al Giro con la vittoria finale di Richard Carapaz. Epicentro della manifestazione sarà la capitale del Paese, Quito, con la presenza, si stima, di oltre 4.000 partecipanti. "L'appuntamento - hanno sottolineato gli organizzatori - sarà lo scenario di uno degli eventi sportivi internazionali caratterizzati dalla passione e dall'esperienza di vivere il ciclismo in maniera unica. Sarà anche l'occasione per portare in Ecuador una rappresentanza del celeberrimo Made in Italy. Una esperienza irripetibile per tutti coloro che vogliono conoscere e provare l'insieme delle eccellenze che vanno dalla gastronomia alla moda, poi design e altro ancora che rendono lo stile italiano apprezzato in tutto il mondo". A Quito ci saranno differenti gare su distanze di 40, 80 e 150 chilometri, ma ci sarà grande spazio anche per i bambini di età tra i 2 e i 14 anni con competizioni a loro riservate. L'appuntamento dell'Ecuador sarà solo il primo di una programmazione prevista, per ora, per tre anni di fila. "Noi ecuadoriani - ha aggiunto Saul Pacurucu del Gruppo Squali, detentore della licenza per l'Ecuador del marchio Giro d'Italia Ride Like a Pro - siamo ottimi padroni di casa e abbiamo la certezza di poterci consolidare come destinazione sportiva mondiale".