Gente d'Italia

Juve, nuove accuse di falso in bilancio

Il presidente della Juve, Andrea Agnelli (Depositphotos)

La Guardia di Finanza ha eseguito nuove perquisizioni all'interno di alcuni studi legali di Torino, Roma e Milano, su ordine dei magistrati Marco Gianoglio, Ciro Santoriello e Mario Bendoni, nell'ambito dell'inchiesta della Procura sul possibile falso in bilancio della Juventus.

Le nuove indagini provano a fare chiarezza sulle quattro mensilità che i calciatori bianconeri avevano deciso di congelare nel periodo del Covid, in accordo con il club. L'indagine denominata "Prisma", avviata a dicembre scorso, vede iscritti sul registro degli indagati Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Marco Giovanni Re, Stefano Bertola, Stefano Cerrato e Cesare Gabbasio.

L'accordo aggiuntivo con i calciatori, che sarebbe stato depositato negli studi coinvolti attraverso scritture private, avrebbe consentito alla Juventus di registrare una riduzione di costi nei bilanci del 2020 e del 2021: secondo l'accusa, però, sarebbe stata omessa la contestuale rilevazione a bilancio della situazione debitoria, dal momento che non si tratterebbe di una vera e propria rinuncia ma di differimento del pagamento di tre delle quattro mensilità dovute. 

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