"La Russia ha un concetto molto chiaro sull'uso dell'arma nucleare: solo in caso di minaccia all'esistenza stessa della Russia". Sono le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista rilasciata oggi alla Cnn e poi ripresa dalla Tass.

Nella giornata di oggi intanto sono continuati i raid e i bombardamenti nel Paese. L'Ucraina si è svegliata anche oggi con gli allarmi delle sirene antiaeree, che hanno risuonato in 17 delle 24 regioni del Paese. Raid russi hanno colpito le principali città del Paese. Una forte esplosione è stata avvertita stamattina anche a Kiev e raid russi hanno colpito anche il Donbass. Qui, secondo l'ambasciata Usa a Kiev Mosca ha "rapito 2.389 bambini". Si riaffaccia anche la paura delle armi chimiche e biologiche. Secondo il Pentagono, però, "i russi sono in difficoltà" e Kiev sta recuperando terreno. L'esercito ucraino sta portando avanti controffensive che hanno consentito, in particolare al Sud, di recuperare terreno sulle truppe russe. Lo ha dichiarato alla Cnn il portavoce del Pentagono, John Kirby. Per questo la Nato crede che la Bielorussia possa unirsi presto alla guerra, al fianco della Russia. "Putin ha bisogno di supporto". Lo riporta la Cnn citando una fonte militare dell'Alleanza atlantica.

Rapporti Usa-Russia a rischio rottura. Alta tensione tra Mosca e Washington, con il rischio della rottura dei rapporti diplomatici: la Russia protesta per gli "inaccettabili" commenti su Putin definito da Biden "un dittatore assassino e un criminale di guerra". Mosca convoca l'ambasciatore americano Sullivan. Ma il presidente rilancia l'offensiva verbale e torna ad avvertire che Putin sta valutando l'uso di armi chimiche e biologiche nella guerra in Ucraina. Le accuse russe che Kiev abbia tali armamenti "sono false" e un "chiaro segnale" che Vladimir Putin "starebbe valutando di usarli entrambi" nella guerra, ha affermato Joe Biden. Secondo il presidente americano, il leader russo sarebbe "con le spalle al muro" e sta preparando "nuove operazioni sotto falsa bandiera". La risposta del Cremlino non si è fatta attendere. Il viceministro degli Esteri Sergey Ryabkov ha definito le accuse di Washington "insinuazioni maligne". La Russia - ha detto Ryabkov - non possiede né armi chimiche né armi biologiche. La Russia dubita che gli Stati Uniti siano in grado d'influenzare Kiev, in modo da convincerla a prendere una posizione più costruttiva e Ryabkov invita Washington a "smettere di minacciare la Russia".

Biden ha poi confermato che la Russia ha utilizzato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. Ma "con le stesse testate impiegate sugli altri missili non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che è quasi impossibile intercettarli", ha sottolineato il presidente americano. Della stessa opinione l'intelligence del Regno Unito. "È altamente improbabile che lo schieramento di missili ipersonici Kinzhal influisca materialmente sull'esito della campagna russa in Ucraina", afferma il vicemaresciallo della Royal Air Force (Raf) Mick Smeath, addetto militare alla Difesa britannica. "Molto probabile", invece, secondo Smeath, che le affermazioni russe di aver utilizzato Kinzhal abbiano lo scopo di sminuire la mancanza di progressi nella campagna di terra" di Mosca.

Forte esplosione a Kiev. Una forte esplosione è stata udita a Kiev dalla corrispondente della Bbc Orla Guerin. "Un'esplosione molto forte qui negli ultimi minuti. È la prima volta che ho sentito sbattere le finestre nel mio hotel. Non è chiaro se sia stato colpito un obbiettivo o se fosse la contraerea ucraina che abbatteva un missile russo", ha twittato la giornalista.

I combattimenti non si arrestano nemmeno intorno alla capitale. Il sindaco di Boryspil, la città a 29 km da Kiev, sede dell'aeroporto internazionale, consiglia ai civili di lasciare la città.

Altri combattimenti sono in corso sull'autostrada Zhytomyr, a Gostomel e Irpin. Il capo dell'amministrazione militare regionale di Kiev Oleksandr Pavliuk - citato da Unian - riferisce che "parte delle comunità territoriali nella regione di Kiev sono sull'orlo di una catastrofe umanitaria a causa dei continui bombardamenti da parte delle truppe russe". I villaggi di Klavdiyevo-Tarasovo, Severinovka, Berezivka, Mykolaivka sono rimasti rimasti senza approvvigionamenti.

Sirene in tutto il Paese. Continuano a suonare in tutta l'Ucraina gli allarmi delle sirene antiaeree. Non si fermano neanche i raid russi. Nelle ultime 24 ore, caccia russi hanno distrutto 137 obiettivi militari ucraini e 14 droni, incluso un Bayraktar TB2. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.  Bombardati anche la città di Zelenodolsk e il villaggio di Mala Kostromka, alla periferia di Gradiv, nel distretto di Kryvyi Rih, nell'Ucraina meridionale. Lo riferisce il capo dell'amministrazione militare di Kryvyi, Rih Oleksandr Vilkul, secondo cui gli edifici residenziali sono stati distrutti ma al momento non risultano vittime. A Mykolaiv, il porto è stato fortemente danneggiato dal fuoco nemico. Secondo le prime informazioni, non ci sarebbero vittime.

La Russia ha inoltre schierato ulteriori forze di terra nel sud della Bielorussia, a soli 30 chilometri dal confine ucraino. . Lo scrive su Twitter il giornalista americano Jack Detch che accompagna il testo con un'immagine satellitare che mostra l'allestimento di nuove tende e attrezzature.   Il convoglio militare è stato visto nel villaggio bielorusso di Dublino, a 30 km da Chernihiv. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, ciato da Ukrinform, la minaccia di un'offensiva da parte delle truppe della Repubblica di Bielorussia in direzione Volyn è alta.

Intanto, l'agenzia di stampa russa Tass rende noto il primo scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev. Nove soldati russi sono stati rilasciati, secondo il commissario per i diritti umani in Russia, Tatyana Moskalkova, in cambio del sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, rapito l'11 marzo.

Ancora bombardamenti a Kharkiv. Nella notte, più di 80 bombardamenti sono stati registrati a Kharkiv, nel nord del Paese. Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Sinegubov, secondo cui a Kharkiv sono state distrutte più di 600 abitazioni civili. Nell'omonima regione, inoltre, un carro armato russo ha colpito un'auto che trasportava una famiglia con bambini. Tre persone sono morte, tra cui una bambina di 9 anni. Lo annuncia su  Facebook  l'Ufficio del procuratore generale, come riferisce Ukrinform. "La famiglia ha gridato che si trattava di civili, sventolando bandiera bianca, ma invano. I genitori e una bambina di nove anni sono morti e un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito", afferma il Procuratore. In totale, afferma l'agenzia di stampa ucraina, 117 bambini sono morti a causa dell'aggressione russa, il numero più alto si trova nella regione di Kiev, 58, e nella regione di Kharkiv, 40.

Raid anche nel Donbass. Kiev accusa Mosca di aver bombardato  anche un ospedale pediatrico a Severodonetsk, nell'oblast' orientale di Luhanks. Qui, i russi hanno colpito anche un supermercato, causando morti e feriti. Lo ha annunicato il governatore Serhii Haidaii su Facebook. Cinque persone sono invece state uccise e una ventina sono rimaste ferite in raid aerei russi nella regione di Donetsk, ad Avdiivka. La città "è stata presa di mira da colpi d'artiglieria e caccia, ed è stata rasa al suolo. Cinque civili sono morti e 19 feriti", ha riferito l'ombudswoman ucraina, Lyudmyla Denisova.

Nel Donbass rapiti più di 2000 bambini. Secondo l'ambasciata Usa a Kiev, inoltre, i russi avrebbero rapito 2389 bambini a Donetsk e Luhanks per deportarli in Russia. Lo riporta il Guardian.

Catastrofe umanitaria a Kherson. Secondo il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, a Kherson 300mila cittadini "affrontano una catastrofe umanitaria a causa del blocco dell'esercito russo. Il cibo e le forniture mediche sono quasi finite, eppure la Russia si rifiuta di aprire corridoi umanitari per evacuare i civili. Le tattiche barbariche della Russia devono essere fermate prima che sia troppo tardi!".

Metà area di Mariupol "liberata" dai russi. Le forze armate russe e le unità dell'autoproclamata repubblica di Donetsk "hanno liberato" circa la metà dell'area di Mariupol. Lo ha detto al Primo Canale della tv russa, Daniil Bezsonov, primo viceministro dell'informazione della Repubblica popolare di Donetsk, riferendo che gli ucraini "stanno subendo pesanti perdite" a Mariupol, ma ammettendo perdite anche nelle milizie filorusse. Bezsonov ha poi denunciato che si sono prove di "nazionalisti che hanno cercato di lasciare la città camuffandosi da civili". Ma nel pomeriggio, alle ore 16.45, la difesa ucraina ha abbattuto un aereo russo. Lo comunica il consiglio comunale, come riportato dall'agenzia di stampa Unian.

Corridoi umanitari anche per Mariupol, ma i russi sparano sulle auto in fuga. Oggi sono stati attivati tre corridoi umanitari per evacuare Mariupol, la città nel sud dell'Ucraina assediata ormai da settimane. Lo annuncia su Telegram la vice prima ministra Iryna Vereshchuk. Tutti e tre i percorsi sono tutti diretti alla città di Zaporizhzhia. Un convoglio di 15 autobus con a bordo oltre mille civili è già partito verso Berdyansk e Zaporizhzhia, dove avranno cibo, medicine e supporto psicologico. Lo ha reso noto il Consiglio comunale di Mariupol su Telegram. Poco dopo, però, la notizia diffusa dalla Bbc del fuoco aperto dai russi sulle auto in fuga dalla città.

Intanto Mosca si difende dalle accuse di deportazione di civili ucraini in Russia. Mosca - sostiene l'ambasciata russa a Washington - sta semplicemente operando checkpoint "per evitare operazioni diversive" da parte dell'Ucraina. Questi consentono alle truppe russe di "ispezionare attentamente i veicoli a motore diretti verso le regioni sicure". "L'esercito russo non crea ostacoli alla popolazione pacifica, ma la aiuta a rimanere in vita, fornendo cibo e medicine", sostiene l'ambasciata.

Presunte difficoltà dell'esercito russo. Secondo lo Stato maggiore ucraino, le forze armate di Kiev hanno riconquistato l'insediamento urbano di Makariv, 60 chilometri a ovest della capitale. "La bandiera ucraina è stata issata sulla città" e le forze russe sono state respinte, hanno detto i militari. Non solo, nel suo ultimo rapporto operativo pubblicato stamattina, l'esercito di Kiev afferma che "secondo le informazioni disponibili, le forze di occupazione russe che operano in Ucraina hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni". Ieri sarebbe stato anche abbattuto un jet russo, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che in un video caricato nelle prime ore della notte su Telegram si è scagliato contro i piloti dei caccia di Mosca: "Hanno sicuramente il vuoto al posto del cuore, al posto dell'anima, al posto di tutto ciò che rende umani", ha detto. L'esercito ucraino parla anche di 14 tank russi distrutti, insieme ad altri mezzi militari. A Sumy, invece, 300 soldati russi, avrebbero rifiutato di combattere. Lo ha scirtto su Facebook lo stato maggiore delle forze armate ucraine. Restano però in mano russa il corridoio terrestre con la Crimea e l'accesso al Mar d'Azov, rilevano le stesse fonti in un ultimo rapporto dal campo. Ma le scorte delle truppe russe finiranno "in tre giorni", secondo lo stesso documento.

Negoziati infruttuosi. Nel frattempo, proseguono ma senza progressi le trattative fra Ucraina e Russia. Kiev definisce Mosca poco seria e Zelensky ha ribadito che l'Ucraina "non può accettare alcun ultimatum". Mosca invece definisce i colloqui con Kiev "poco sostanziosi". Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto: "vorremmo che il processo in corso fosse più energico". Peskov ha inoltre aggiunto che la Russia non intende rendere pubblica la sintesi della sua posizione nei negoziai con l'Ucraina, potrebbe danneggiare il processo negoziale che procede già più lentamente del previsto. Riguardo a un possibile incontro con Putin, secondo il Cremlino "sarebbe importante che Kiev si rendesse più disponibile".  Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a proporre un incontro con il suo omologo russo Vladimir Putin, "con qualsiasi formato", dicendosi disposto a discutere dello statuto delle repubbliche russofone ucraine e della Crimea e sottolineando che "senza questa riunione risulta impossibile capire veramente cos'è che (i russi) sono disposti a fare per fermare la guerra". In un'intervista rilasciata alla Bbc, il capo negoziatore ucraino, Mykhailo Podolyak, ha definito l'incontro frai due presidenti "la chiave per la pace".  "Si sta preparando e sarà preparato", ha assicurato Podolyak. "I gruppi di lavoro nel processo negoziale elaborano documenti preliminari e li consegnano ai presidenti, si valuterà se si tratta di una 'road map' che può essere discussa faccia a faccia. Solo allora l'incontro potrà avvenire: in due, tre giorni, una settimana. Non ci sono ancora date". In dichiarazioni ad un'emittente regionale ucraina, Zelensky ha detto che "senza trattativa non fermeremo la guerra", ma ha aggiunto che il suo Paese "non può accettare nessun ultimatum da parte della Russia". Sono necessarie, ha spiegato "garanzie di sicurezza" e la fine delle ostilità e, "una volta che quell'ostacolo sarà rimosso, parliamo". Zelensky ha anche annunciato che eventuali "compromessi nei negoziati saranno decisi con un referendum in Ucraina".

Di fronte alla crisi ucraina, anche l'Ue fa progressi in tema di difesa. "Dopo due anni di duro lavoro abbiamo un piano e quel piano è la bussola strategica sulla difesa comune". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, in conferenza stampa. "Per la prima volta abbiamo un impegno da parte degli Stati membri, con un cronoprogramma chiaro". Ma Borrell ha subito specificato che per il momento non verrà creato nessuno esercito europeo. Continueranno ad esserci 27 eserciti nazionali, ma con delle novità: "dei gruppi di battaglia (battlegroups) aggiornati e dei moduli militari, composti dai Paesi membri, da cui 'pescare' per costituire quella forza di intervento rapido europeo, si parla di 5 mila unità ma possono essere di più o di meno, più adatta a rispondere ad una determinata sfida specifica". Inoltre l'Ue si doterà di una sorta di "Stato Maggiore" - ovvero un struttura di "comando e controllo" - incardinata a Bruxelles. Poi Borrell ha sottolineato, di nuovo, la farraginosità del sistema di voto del Consiglio. L'unanimità rende le decisioni dell'Ue non tempestive. La crisi ucraina - ha spiegato Borrell - è "un cambiamento tettonico della realtà geopolitica. Ma stiamo affrontando questo mondo nuovo con un trattato vecchio. Io sono a favore di abbandonare l'unanimità, il mio lavoro sarebbe più facile. Ma per andare oltre l'unanimità serve l'unanimità, poi un processo di ratifica nei Paesi membri, lungo e a rischio di bocciatura".

L'India che balla -  Sul fronte internazionale, arrivano da Biden le critiche all'India per la sua risposta definita "traballante" di fronte all'invasione russa dell'Ucraina. E anche il premier australiano Scott Morrison, incontrando il suo omologo indiano Narendra Modi, ha esortato New Delhi a prendere una posizione più ferma verso Mosca, dichiarando che il mondo deve condannare la Russia per la sua "brutale guerra contro il suo vicino paese sovrano".

L'intervista di Peskov alla Cnn - Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha concesso una lunga intervista alla giornalista dell'emittente Cnn, Christiane Amanpour. Peskov ha sottolineato che la Russia utilizzerà l'arma nucleare solo se la sua esistenza verrà in qualche modo minacciata. Peskov ha anche fatto un punto su quella che il Cremlino definisce "operazione militare" in Ucraina. "In Ucraina, la Russia non ha ancora raggiunto i suoi obiettivi, ma tutto sta andando avanti rigorosamente in conformita' con i piani e i compiti stabiliti" ha detto il portavoce del Cremlino, in un'intervista a Christiane Amanpour, la giornalista-star dell'emittente all-news. Peskov ha insistito che gli obiettivi sono la smilitarizzazione dell'Ucraina, la neutralità, l'eliminazione dei "battaglioni nazionalisti" e il riconoscimento della Crimea, Donetsk e Luhansk. E che fin dall'inizio, a Mosca nessuno pensava che un'operazione militare speciale in Ucraina avrebbe richiesto un paio di giorni. Ha aggiunto che l'obiettivo principale dell''operazione speciale' dell'esercito russo a Mariupol è ripulire la città dalle unità nazionaliste "che usano i civili come scudi umani e uccidono quelli che volgliono uscire dalla citta')"; e assicurato che ci sono ucraini che "collaborano con l'esercito russo e che non vogliono vedere la gente morire" Peskov ha anche smentito come 'fake news' le notizie di civili deportati in Russia e costretti in campi di concentramento: "Non è vero, queste sono falsità, questa è una guerra di propaganda. Dovete conoscere dall'interno le cose ed e' difficile a volte capirle".