di Enrico Pirondini

Otto milioni di elettori sono ancora in attesa di conoscere almeno la data ma nulla o poco trapela. Sta nascendo il primo ”voto ovattato “ della storia della Repubblica; il primo voto con la sordina.

Pressoché certo che si aprirà una finestra tra il 15 aprile e il 15 giugno. Giugno è nel mirino per il primo turno e i ballottaggi. Comunque non oltre il 15 giugno.    

Al voto sono interessati 981 comuni su 7.904 (12,4%). Ben 26 i capoluoghi di provincia di cui 4 capoluoghi di regione: Catanzaro, Genova, L’Aquila, Palermo.

Urne aperte in altre città importanti come Parma, Verona, Padova, Taranto, Piacenza, Como, Lucca. 

Tre cose: avere più di 18 anni, carta d’identità, tessera elettorale. E la volontà di rispettare un diritto civico importante per la nostra vita democratica.

Nonostante l’oscuramento mediatico dovuto principalmente alla guerra, l’appuntamento politico arriva dopo tensioni mai sopite. Anzi. Partiti e coalizioni  sono ancora in  una  forte agitazione procurata dalla tribolata corsa al Quirinale.

I due fronti principali  – giallorosso e centrodestra – sono in fase di  scomposizione in molti territori.

Quattro città importanti vivono una campagna elettorale complessa con sperimentazioni interessanti, da seguire e da capire.

Genova il sindaco Marco Bucci, candidato civico, è appoggiato dai tre partiti del Centrodestra, dal governatore Toti, e gode pure delle simpatie di Azione e Italia Viva.

A Palermo  regge l’asse giallorosso ma i Cinquestelle sono divisi e turbolenti.

A Verona il centrosinistra ha ufficializzato Damiano Tommasi, veronese di Negrar, ex calciatore del Verona (77 partite ) e della Roma (dieci anni, 263 partite, 25 presenze in Nazionale), da sempre impegnato nel sociale.

Come calciatore ha fatto esperienze a Londra (Queen’s Park Rangers) e in Cina (TianjinTeda). Enrico Letta punta su Tommasi, ha fiducia, sostiene la sua candidatura, figlia del suo laboratorio.

Infine Parma orfana del sindaco grilliino  Federico Pizzarotti (ha lasciato i Cinquestelle nel 2016), out dopo due mandati. Comunque appoggerà il candidato del centrosinistra contro l’ex sindaco Pietro Vignali che torna in campo dopo 10 anni, all’epoca appiedato da guai giudiziari (arresto, gogna, archiviazione nel 2020). Sta volando nei sondaggi.