Gente d'Italia

Twitter dice no alla propaganda russa 

 

 

 

di Fabrizio Morsetti

Gli account ufficiali russi non verranno più “raccomandati” agli utenti di Twitter. Il social network ha annunciato l’introduzione di misure che limiteranno l’impatto della propaganda ufficiale russa sull’Ucraina. Un provvedimento che riguarda tutte le categorie dell’app, inclusa la ricerca, fa sapere la piattaforma in una nota. Twitter, come Facebook e Instagram, aveva già messo al bando i media ufficiali russi Rt e Soputnik, considerandoli fabbriche di fake news.

Per giustificare la propria decisione la società di San Francisco scrive parole durissime e inequivocabili. “Non amplificheremo né raccomanderemo account governativi che appartengano a stati che limitano l’accesso all’informazione libera e che siano coinvolti nella guerra fra Stati, sia che Twitter in quei Paesi sia bloccato oppure no. Quando un governo blocca o limita l’accesso ai servizi online nel suo Stato, minando la voce e la possibilità di accedere liberamente all’informazione alla gente, ma intanto continua a usare servizi online per le proprie comunicazioni, si crea un grave squilibrio informativo”.

Frattanto, il team di Twitter ha confermato che presto arriverà la tanto attesa funzione di modifica dei post. L’opzione, a lungo richiesta dagli utenti, è stata tirata in ballo anche da Elon Musk che, prima di diventare principale azionista di Twitter ed entrare nel Cda dell’azienda, aveva ipotizzato l’apertura di un suo social network, con la possibilità di modificare i post. Ieri, un sondaggio su Twitter pubblicato dallo stesso Musk ha raccolto 4 milioni di voti alla domanda “volete un pulsante di modifica?”. Il 73,6 per cento ha risposto in positivo.

“Ora che tutti se lo chiedono sì, stiamo lavorando su una funzione di modifica dall’anno scorso e non abbiamo avuto l’idea da un sondaggio. Avvieremo dei test all’interno del programma Twitter Blue nei prossimi mesi per capire cosa funziona e cosa no” ha scritto il team. Twitter Blue prevede il pagamento di un canone periodico per accedere a opzioni aggiuntive del social prima che vengano diffuse ampiamente, così come a contenuti esclusivi prodotti da vip e influencer. Jay Sullivan, vicepresidente dei prodotti di consumo di Twitter, ha affermato in una serie di post che l’editing è “la funzionalità Twitter più richiesta negli anni”.

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