Mario Draghi (foto depositphotos)

Si terrà questa mattina una riunione del Consiglio dei ministri. Sul tavolo ci sarà, come confermano fonti di governo, il nuovo decreto per facilitare i progetti del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza per rilanciare l'economia. Nel corso della giornata, il leader della Lega Matteo Salvini, continua a chiedere di non mettere le mani nel portafoglio degli italiani: “Dopo il covid, la guerra, è il momento di tagliare le tasse, non di aumentarle sulla casa, sull'affitto o sui risparmi e i titoli di stato. Porteremo da Draghi anche un'idea di pace fiscale, le cartelle esattoriali rischiano di buttare nella disperazione milioni di famiglie e imprese”.

“La maggioranza del governo dice 'non ipotizziamo aumento di tasse', il Centrodestra è pure maggioranza in Commissione, Letta dovrebbe leggere i documenti che firma, prima di fare polemica”, ha aggiunto dopo il botta e risposta di lunedì con il leader dem. “Non è il momento di aumentare le tasse, soprattutto sulla casa”, ha spiegato. “Invito Letta a rispondere nel merito, non a fare polemica”, ha concluso Salvini. Ma all’interno della maggioranza spicca anche il no del numero uno di Italia viva Matteo Renzi alla riforma della giustizia: “Non la voteremo perché non è una riforma. L'azione di Bonafede era dannosa, quella della Cartabia inutile. Meglio così, ma ancora non ci siamo”.

Nella sua Enews ’ex presidente del Consiglio ha precisato che si tratta di “un grande passo in avanti. Ma il vero problema dello strapotere delle correnti e del fatto che chi sbaglia non paga mai, con la riforma Cartabia non si risolve. Le correnti continueranno a fare il bello e il cattivo tempo nel Consiglio Superiore della Magistratura. Peccato, una occasione persa. La riforma arriverà, se arriverà, nella prossima legislatura. Questo è un pannicello caldo, anzi tiepido”. Renzi ricorda che “sulla riforma del Csm siamo gli unici che non voteranno a favore”, mentre “Lega e Pd, grillini e Forza Italia hanno trovato un compromesso”.