Le scuole di New York accolgono, apprendono e approfondiscono le tradizioni, la cultura e l’innovazione che vi è dietro la Dieta mediterranea. A New York si è svolta la prima missione internazionale dell’Italia che, tramite il Comune di Pollica, guida il coordinamento delle Comunità emblematiche della Dieta mediterranea dell’Unesco nel 2022. Per alcuni giorni, fino all’11 aprile, l’Italia è stata al centro di un’importante occasione per rafforzare la propria leadership nella diffusione dello stile di vita mediterraneo e nella costruzione di relazioni e scambi tra le comunità rappresentative della Dieta mediterranea e il resto della comunità internazionale.

La delegazione ha visto la partecipazione di Stefano Pisani, sindaco di Pollica, Sara Roversi, presidente del Future Food Institute e da Benedetto Zacchiroli, presidente di Iccar-Unesco International Coalition of Inclusive and Sustainable Cities. I delegati italiani hanno avuto una ricca e fitta agenda di incontri per sviluppare collaborazioni istituzionali e didattiche con il Comune di New York e numerose riunioni con Università, acceleratori di impresa e istituzioni scolastiche, valorizzando il patrimonio della Dieta mediterranea a New York e negli Stati Uniti d’America, nell’anno di coordinamento delle Comunità emblematiche della Dieta mediterranea. Un’occasione per far conoscere agli studenti americani la tradizione agricola italiana, i valori e la storia della Dieta mediterranea con la piantumazione nell’orto scolastico della scuola americana dei semi della Dieta mediterranea ed un convivio, un momento simbolico che ha segnato il gemellaggio tra la Scuola IC Patroni di Pollica, la Community School 55 del South Bronx ed il Future Food Institute.

Un Protocollo d’Intesa volto alla promozione di attività di scambio, un gemellaggio che prevede un percorso didattico digitale congiunto ma anche workshop, programmi di Food & Climate Litteracy e summer school che si terranno nel Paideia Campus di Pollica, hub che già ospita programmi e relazioni internazionali su ecologia integrale, agricoltura rigenerativa, innovativa e food systems transformation. Una promozione sostenibile della tradizione del food italiano e del pathos del Mediterraneo utile anche alle imprese nella crescita delle opportunità commerciali e dell’export verso il nord America. Il mercato statunitense è ampio e aperto e il tipico consumatore statunitense è ricettivo sia ai marchi nazionali che a quelli importati. Esistono opportunità sia per le grandi che per le piccole imprese in tutta la gamma di sottosettori che coesistono nel panorama dei prodotti di consumo alimentare. Tra le merci italiane dirette verso gli Stati Uniti vi è un’ampia varietà di prodotti pregiati grazie ai quali l’Italia ha guadagnato una posizione di rilievo: tra questi rientrano le tante tipologie di produzioni vitivinicole, oltre ad un’ampia scelta di prodotti tipici, tra i quali anche alcune tipologie, la cui importazione è attualmente consentita, di prosciutti e formaggi.

Per alcuni prodotti o comparti merceologici, quali ad esempio, vino, olio d’oliva, pasta, formaggi e vermut, l’Italia ha una leadership incontrastata rispetto ad altri paesi concorrenti. Il settore degli alimenti e delle bevande offre importanti margini di aumento della presenza di prodotti italiani negli Stati Uniti, ed esistono opportunità per aziende operanti nel settore degli alimenti e delle bevande di fascia medio-alta, principalmente bevande e alimenti biologici, naturali e privi di glutine. Implementare i valori e la tradizione della cultura enogastronomica legata alla Dieta Alimentare è una carta vincente per stringere relazioni di food diplomacy, incontri culturali e accademici ma anche per rafforzare la forza del brand alimentare italiano nell’importante e iper attivo mercato statunitense.