Gente d'Italia

Venezia e quel rapporto segreto con il legno per una città unica al mondo

Le sue gondole sono conosciute in tutto il mondo, il mezzo di trasporto per eccellenza di Venezia per muoversi tra i suoi canali. La maggior parte dei turisti lo ignora ma dietro quella barca diventa un simbolo c'è un lungo e rigoroso processo di costruzione artigianale che dura circa un anno e inizia con ben 8 tipi di legni diversi tra cui il ciliegio, il faggio e la quercia, ognuno con caratteristiche diverse. Questo è solo uno dei molteplici esempi che riguardano l'utilizzo del legno nella Serenissima che sono stati descritti dalla professoressa Emanuela Bonini lo n una conferenza ospitata dalla Facoltà di Architettura dell'Università della Repubblica dell'Uruguay  

"Venezia ha un rapporto molto particolare con i boschi e con il legname anche se oggi, a dire il vero, questa tradizione si sta un po' perdendo" ha affermato la professoressa dell'Università IUAV nell'incontro a cui hanno partecipato i professori dell'Udelar Aníbal Parodi e Agustín Menini insieme all'architetto italiano residente in Uruguay Matteo Fantoni.

"Prima il legno veniva preso dai boschi nelle vicinanze e arrivava in città attraverso un sistema molto articolato di zattere che scendeva dalle montagne e attraversava i vari fiumi. Oggi invece  questo materiale viene prevalentemente da luoghi lontani ma con questa trasformazione c'è il rischio di perdere la memoria e di dimenticare quel rapporto molto stretto che c'era con il territorio" ha avvertito la professoressa prima di descrivere alcuni dei progetti portati avanti a livello universitario nell'ambito del disegno industriale.

Molto variegato, fin dall'antichità, è stato l'utilizzo del legno a Venezia dalle fondamenta dei pali per indicare la bassa marea in laguna fino alle flotte di barche, le costruzione di abitazioni ed edifici e poi ancora per le fornaci per il vetro. "Le tecnologie cambiano ma il suo utilizzo resta analogo": questo il messaggio dato dalla docente. "La grande sfida oggi è quella di rendere sostenibile una città come questa che è unica al mondo tenendo in conto ovviamente la questione ambientale. Si stanno portando avanti tanti progetti, è necessario un grande lavoro di ricerca e di riflessione".

"Oltre a rafforzare i legami tra di noi questo spazio è anche un'occasione per generare collaborazione tra Italia e Uruguay" ha commentato nel suo intervento Walter Verri, sottosegretario all'Industria e all'Energia del governo uruguaiano. "Lo sviluppo della politica forestale e del legno nel nostro paese è iniziata con una legge del 1987 e da allora è in grande crescita. Noi vorremmo approfittare della vostra esperienza e della vostra conoscenza per cercare di poter sviluppare ulteriormente un settore su cui da tempo abbiamo scommesso".

Exit mobile version