Al Sig. Ambasciatore in Uruguay

Dott. Giovanni Iannuzzi C.C Michele Schiavone- CGIE

Collettivitá italiana in Uruguay

Con la presente, i sottoscritti consiglieri del Comites, eletti nella Lista UNITALIA, chiediamo alle nostre autoritá delle informazioni precise, su temi che consideriamo di vitale importanza e che, in questo ultimo periodo, hanno coinvolto l' Organismo che rappresenta tutta la collettivitá.

Il fatto di appartenere alla minoranza del Comites, non ci esime nei confronti della nostra collettivitá dalle responsabilitá e dalle decisioni prese dall' attuale maggioranza. Soprattutto quando queste incidono in maniera negativa sull' azione collettiva, danneggiandone persino l' immagine di fronte alle autoritá locali e alla societá del paese che ci ospita.

Ci preoccupa che dall' insediamento del Comites a oggi nessun verbale sia stato approvato e pubblicato, come detta la legge.

Che nella seconda ed ultima seduta dell' organismo sia stata votata, dalla maggioranza, la cooptazione di due persone delle quali non si conosce la posizione con rispetto alla cittadinanza, il curriculum , il vincolo con la collettivitá e la traiettoria all' interno della stessa.

Nella riunione é stato deciso che l'Ambasciata verificasse se esistevano delle condizioni per la cooptazione e che la decisione definitiva sarebbe stata presa nella seguente riunione.

La riunione non é stata convocata e le due persone hanno fatto parte attiva dell' assemblea paese che ha eletto il rappresentante del Uruguay al CGIE.

Ricordiamo che il Comites in Uruguay nel 1986 e nel 1991 ha cooptato dei consiglieri.

Si trattava di persone note e riconosciute nella comunitá per il loro impegno e la loro azione a favore ed in difesa dei diritti degli italiani in questo paese. Erano persone nate in Italia che avevano perso la cittadinanza per aver preso quella uruguaiana e pertanto non potevano candidarsi nelle liste elettorali.

Si trattava d'italiani di primo livello come il Proff. Guido Zanier, Angelo Del Duca, Massimo Crescentini, Adriana Testoni per fare solo alcuni nomi. Nel 1992 con la nuova legge di cittadinanza quasi tutti loro hanno riacquisito la cittadinanza potendo in futuro candidarsi elettoralmente.

Chi sono Pinatto e Castiglia, i consiglieri cooptati dalla maggioranza con la benedizione dell' Ambasciata? Quali sono i loro origini italiani? Qual ́é la loro traiettoria nella collettivitá ?

Quali sono i motivi che ostano il loro acquisto della Cittadinanza? Non hanno fatto le pratiche? Sono i lunghi tempi della Cancelleria?

Vogliamo sapere e poter informare i nostri concittadini perché l' accesso all' informazione é un diritto sacrosanto.

Durante circa tre mesi il presidente eletto si é permesso di non rinunciare al CGIE violando durante tutto quel periodo la legge del Comites del quale, tra l' altro, era il rappresentante legale.

C' é voluto tempo e proteste per farlo dimettersi. A tutt' oggi non sappiamo chi sará alla guida dell' organismo.

A questo bisogna aggiungere il non rispetto della legge nell'emissione del parere sul Quotidiano Gente d'Italia.

Per ultimo vorremmo chiedere al Sig. Ambasciatore quali siano stati i criteri,che ha utilizzato per scegliere le associazioni che hanno fatto parte dell' assemblea paese che ha eletto il nostro rappresentante al CGIE.

Vorremmo sapere quante e quali associazioni si siano candidate perché, dalla composizione dell' assemblea, emerge che associazioni dell' interno del paese molto attive e presenti nella comunitá come Maldonado e Colonia sono state scartate.

Perché invece é stata convocata la Scuola Italiana di Montevideo che é un ente e non un' Associazione. Ció lo conferma il fatto che chi ha assunto la rappresentanza nel voto é stato un membro del Consiglio di Amministrazione che tra l' altro é il medico di fiducia dell' Ambasciata.

L' elezione del nostro rappresentante é avvenuta praticamente in clandestinitá. Il giorno della votazione non é stato consentito alla stampa di entrare a visionare l' atto elettivo.

Non vogliamo essere complici di questo atteggiamento che riteniamo non rispetti le norme che regolano la vita delle nostre comunitá.

A nostro avviso la trasparenza degli atti deve essere la línea guida nei rapporti tra le autoritá e gli organismi di rappresentanza.

La collettivitá ha diritto ad essere informata, ha diritto a sapere il perché di alcune decisioni. Per questo chiediamo delle risposte alle nostre domande.
Con viva cordialitá la salutano

Alessandro Maggi 

José Mendez Zilli 

Silvana Antonelli

*************************************************

Al Sr. Embajador de Italia Dr. Giovanni Iannuzzi

C.C Michele Schiavone - CGIE Colectividad italiana del Uruguay

A través de la presente, los abajo firmantes consejeros del Comites, elegidos en la Lista UNITALIA, solicitamos a nuestra autoridades informaciones precisas, sobre temas que consideramos de vital importancia y que en este último periodo, comprometieron al organismo que representa a toda la colectividad.

El hecho de pertenecer a la minoría del Comites no nos exime frente a la comunidad de las responsabilidades y las decisiones tomadas por la actual mayoría. Sobre todo cuando éstas inciden de manera negativa sobre la acción colectiva, llegando a dañar la imagen frente a las autoridades locales y a la sociedad del país donde somos huéspedes.

Nos preocupa que desde que el Comites se instaló a la fecha ningún acta haya sido aprobada y publicada, como lo dice la ley.

Que en la segunda y última sesión del organismo la mayoría haya votado la cooptación de dos personas de las que no se conoce cuál es su situación con respecto a la ciudadanía, el currículum, el vínculo con la colectividad y la trayectoria en la misma.

En la reunión se decidió que la Embajada verificase si existían condiciones para la cooptación y que la decisión definitiva se tomaría en la siguiente reunión.

La reunión no fue convocada pero las dos personas participaron de manera activa en la asamblea país que eligió al representante de Uruguay en el CGIE.

Recordamos que el Comites en Uruguay cooptó consejeros en los años 1986 y 1991.

Se trataba de personas notoriamente conocidas en la comunidad por su compromiso y acción a favor y en defensa de los derechos de los italianos en el país. Eran personas nacidas en Italia que habían perdido la ciudadanía italiana por haber tomado la uruguaya y por lo tanto no podían presentarse en las listas electorales.

Se trataba de italianos de primer nivel como el Prof. Guido Zanier, Angelo Del Duca, Massimo Crescentini, Adriana Testoni a título de ejemplo. En 1992 con la nueva ley de ciudadanía casi todos ellos readquirieron la ciudadanía italiana pudiendo, de esa manera, presentarse en las listas electorales.

Quienes son Pinatto y Castiglia, los consejeros cooptados por la mayoría con la bendición de la Embajada? Cuáles son sus orígenes italianos? Cuál es su trayectoria en la colectividad?

Cuáles son los motivos que les impiden adquirir la ciudadanía? No hicieron la solicitud? Los tiempos de la Cancillería Consular son muy largos?

Queremos saber y poder informar a nuestros conciudadanos porque el acceso a la información es un derecho sacrosanto.

Durante casi tres meses el presidente elegido no renunció al CGIE violando con esta actitud la ley del Comites, del cual, entre otras cosas era el representante legal.

Fue necesario tiempo y protestas para que renunciara. Hasta hoy no sabemos quién será el nuevo presidente del organismo.

A todo esto hay que agregar el no respeto de la ley con la emisión del "parere" negativo sobre el diario Gente d' Italia.

Por ultimo queremos preguntarle Sr. Embajador cuales fueron los criterios que utilizó para elegir a las asociaciones que hicieron parte de la asamblea país que eligió a nuestro representante en el CGIE.

Quisiéramos saber cuántas y cuales asociaciones presentaron su candidatura porque, de la composición de la asamblea, surge que asociaciones del interior del país muy activas y presentes en la comunidad como Maldonado y Colonia fueron descartadas.

Porqué en cambio se convocó a la Escuela Italiana de Montevideo que es un Ente y no una asociación ?. Esto lo confirma el hecho de que quien asumió la representación para votar era un miembro del Consejo de Administración del Ente pero que entre otras cosas es también el médico de confianza de la Embajada.

La elección de nuestro representante se realizó casi en la clandestinidad. El día de la votación no se le permitió a la prensa visionar el acto eleccionario.

No queremos ser cómplices de esta actitud que entendemos no respeta las normas que regulan la vida de nuestra colectividad.

Desde nuestro punto de vista la transparencia de los actos tiene que ser la guía en las relaciones entre las autoridades y los organismos de representación.

La colectividad tiene derecho a ser informada, tiene derecho a saber el porqué de algunas decisiones.

Es por todo esto que le pedimos respuestas a nuestras preguntas. Con viva cordialidad

Alessandro Maggi José Mendez Zilli Silvana Antonelli