Gente d'Italia

Rifatta la statua di Colombo distrutta a Baltimore: adesso è pronta a ritornare

 

 

Negli Stati Uniti, nel 2020, al culmine delle proteste che poi hanno coinvolto anche quasi tutti i monumenti che esistevano, dall'Est all'Ovest, a Baltimore, anche la statua che raffigurava Cristoforo Colombo ovviamente non è riuscita ad evitare la folla: abbattuta e gettata nell'acqua del porto. Era il 4 luglio, ma ora, a distanza di quasi due anni, ecco che quel monumento è risorto. Merito di Will Hemsley, scultore del Maryland, che utilizzando anche alcuni frammenti dell'originale, recuperati dalle acque, ha realizzato una replica di quella statua. Cristoforo Colombo è tornato. Hemsley ha ricordato che aveva visto in tv i filmati nei notiziari, i vandali in azione. "Per me - ha spiegato - è stato molto difficile assistere a quei fatti, la demolizione di un monumento, perchè lasciando stare la politica, io sto sempre dalla parte dell'artista. Si trattava del lavoro di una persona, un parte di quell'artista che veniva demolito per motivi politici. Non era stato creato per quello". Ora però che Cristoforo Colombo è rinato, c'è anche un gruppo locale di italoamericani che ha intenzione di riportarlo in città. "La statua è stata rifatta - ha spiegato John A. Pica, ex senatore dello stato del Maryland ora presidente del Italian American Organization United Inc. e del Italian Heritage Festival Committee - adesso stiamo cercando una nuova casa, perchè non tornerà nel luogo dove era sempre stato, non tornerà in piazza". Per il momento si fermerà in un deposito, ma solo per qualche tempo mentre si troverà la destinazione definitiva. "È triste quello che è successo - ha continuato Pica - quella distruzione ha causato tanta emozione nella comunità italiana". Ora però dopo la tristezza di quel 4 luglio di due anni, si è riaperta una nuova strada per la statua di Colombo e per tutti gli italoamericani di Baltimore, che sono tanti, si è riaccesa la speranza di poter rivedere Colombo, ma questa volta protetto da vandali travestiti da manifestanti.
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