ITA Airways (Depositphotos)

Franco Esposito

I compratori. Sula pietanza denominata ex Alitalia, oggi Ita Airways, si fiondano in tre. Msc e Lufathansa davanti all'altra, favorite all'ottanta per cento. A giugno sapremo, il verdetto dovrebbe essere in linea con le previsioni e rispettarle in pieno. L'accelerazione della data room evita al Tesoro la ricapitalizzazione per 400 milioni. Davvero una gran bella tombola per lo Stato. Come vincere la Lotteria di Capodanno, La seconda rata dell'aumento di capitale non sarà versata dal Tesoro: si aspetterà il passaggio al nuovo azionista. 

L'ultimo colpo di acceleratore è arrivato poco più di mezz'ora dalla conclusione dell'assemblea convocata per l'approvazione dei conti dei primi mesi di attività di Ita Airways. É ora è ufficiale, la corsa a tre comprende, in posizione però un tantino defilata, in chiaro svantaggio, il fondo Certares insieme a Air France-Klm e Delta e il fondo Indigo. 

Le tre cordate avranno ora qualche settimana a disposizione per presentare lr offerte vincolanti, Sponsorizzatra dal presidente di Ita, Alfredo Altavilla, l'alleanza Msc-Lufthansa parte da una posizione di vantaggio. Questa sorta di bonus è stata acquisita a capo di mesi di trattative ed è cristallizzata in un'unica offerta che punta al controllo di un'ampia maggioranza azionaria della  compagnia aerea sostitutiva di quella di bandiera, clamorosamente fallita. 

L'offerta in buona sostanza? Tra 1,3 e 1,5 miliardi di euro per rilevare tra il 74 e l'80%;  la parte che resta del pacchetto azionario toccherebbe al ministero dell'Economia. Dell'operazione si gioverebbe il gruppo della famiglia Aponte, agevolata dalla forte spinta in direzione del trasporto cargo e delle sinergie delle attività di Msc. 

Ma come sono messi attualmente l'assetto e la situazione economica di Ita Airways? La compgnia che ha raccolto l'eredità di Alitalia, la bad company rimasta nella mani dei tre commissari nominati dal governo. L'obiettivo è arrivare all'agognata privatizzazione dell'azienda, fisicamente più snella della vecchia Alitalia. Il progetto è tagliare circa 8mila dipendenti dall'organico. 

In termini di forza lavorativa, Ita Airways presenta questi numeri: 52 aerei e 2.800 dipendenti; 2.800 gli assunti al 15 ottobre, il 70% dall'ex Alitalia, a fronte dei candidati del mese di settembre, 22.231 da mercssto e 7.210 dall'ex Alitalia. Un milione 26mila i passeggeri trasportati da metà ottobre al 31 marzo 2022. 

Guidate da fondi americani, le due cordate concorrenti non possono ambire al controllo totale di Ita Airways. Lo impedisce il vincolo Ue a cedere la maggioranza solo a gruppi europei. La francese Certares mette sul piatto 650 milioni di eruro e la partenership commerciale con Delta e Air France-Klm, a loro volta impossibilitate a rilevare azioni avendo ricevuto aiuti statali e anche per problemi di patrimonio. 

Ma indiscrezioni meritevoli di essere registrate raccontano di Indigo, già controllore di sei compagnie aeree (Wizz Air e altre cinque, tutte quotate in Borsa) disposto a salire fino a un miliardo. Le prospettive di sviluppo andrebbero in direzione opposta rispetto a Msc e Lufthansa. Ovvero, lo sviluppo del segmento turistico e del low cost. 

Come finirebbe se dovesse spuntarla Msc-Lufthansa? La cifra sarà parte di un'offerta che prevede la copertura dei 700 milioni già immessi dal Tesoro, che si è impegnato fino a 3 miliardi. Le altri parti dell'offerta riguardano la nuova rata di 400 milioni e un premio tra il venti e quaranta per cento per l'attività svolta dalla società nei primi sette mesi di vita. 

L'assemblea dei soci ha approvato martedì i ritocchi agli stipendi dei vertici aziendali. Così come erano stati proposti dal Consiglio di amministrazione. Saranno assicurate – a partire reotrattivcamente dal giugno 2021 – le stesse cifre annue al presidente con deleghe esecutive, Alfredo Altavilla, e all'amministratore delegato Fabio Lazzerini. Quattrocento (sì, 400, nessun lapsus o errori di lettura) milioni di euro lordi di parte fissa. E basta qui? Assolutamente: presidente e ad incasseranno altrettanti 400 milioni di premio in caso di raggiungiimento dell'obiettivo. Di quale obiettivo stiamo parlando? Della vendita di Ita Airways al migliore offerente. Premio praticamte acquisito, quindi.   

Un' ultima cosa. L'imminente prossimo cambio di assetto proprietario ha consigliato al Ministero dell'economia, azionista al 100%, a  non occuparsi del consiglio di amministrazione, nonostante le dimissioni di sei consiglieri su nove. La lettera di disimpegno è arrivata nelle scorse settimane. Rimarranno tutti in prorogatio per accompagnare la società verso il nuovo corso. 

Nel corso dell'assemblea non sono però mancati momenti di tensione. E non solo a causa degli 8 milioni di euro riconosciuti ai consulenti Jp Morgan, Mediobanca, Grande Stevens e Sullivan&Cromwell. Giudicati oltretutto "inopportuni dal momento che a gestire la cessione dell'azienda dovrebbe essere l'azionista, cioè il Tesoro". E c'è stata pure una discussione sulla remunerazione del board. Ora è sperabile che tutto di esaurisca a giugno, con il verdetto finale sulla cessione dell'erede della putrefatta Alitalia. La ex fallita sotto una montagna di debiti.