di ROBERTO ZANNI
Già solo pensare a un'auto capace di raggiungere i 309,3 chilometri orari fa sempre un discreto effetto. Ma se ci aggiungiamo il fatto che alla guida non c'è nessuno, beh allora andiamo proprio nel futuro. E chi ci porta è un team tutto italiano che ha condotto, attraverso l'intelligenza artificiale, una monoposto, tipo Formula 1, a sfrecciare là dove finora non era mai arrivato nessuno. Ecco allora il record del mondo di velocità realizzato dall'auto del Politecnico di Milano-PoliMOVE per un'auto completamente autonoma: 309,3 chilometri all'ora, completamente cancellato il primato precedente che con 282,4 apparteneva a Roborace. Ma PoliMOVE aveva già realizzato il record mondiale il 26 aprile, poi visto che c'era la certezza di andare ben oltre, si è arrivati il giorno dopo il nuovo primato del mondo. Per raggiungere questa stratosferica velocità il team lombardo è andato negli Stati Uniti al Kennedy Space Center della NASA che si trova in Florida a Cape Canaveral. Da lì, di solito, partono le navicelle per lo spazio compresa quella che ha portato l'italiana Samantha Cristoforetti sulla stazione spaziale internazionale con il lancio dell'1,50 del 28 aprile giusto qualche ora dopo il primato di velocità realizzato dall'ateneo lombardo. La monoposto, senza pilota, giallo-bianca con sull'alettone anteriore anche la bandiera tricolore dell'Italia, ha così abbattuto il muro dei 300 kmh, ottenendo, quella che si può definire una velocità incredibile, come media su un chilometro per due tentativi consecutivi in direzione opposta, al fine di eliminare l'influenza del vento. C'è anche da aggiungere un particolare significativo: PoliMOVE è stato l'unico team autorizzato dalla NASA per il tentativo di record, un pass ottenuto grazie al successo di Las Vegas nella Indy Autonomous Challenge. Ma PoliMOVE non si accontenta: infatti nel suo viaggio negli Stati Uniti, dopo Las Vegas, Cape Canaveral in Florida ora ha nel mirino anche Atlanta, in Georgia. Infatti è stato già programmato un nuovo tentativo per centrare il record di velocità non più su un rettilineo, ma questa volta all'interno di un circuito automobilistico. PoliMOVE rappresenta la ricerca portata avanti all'interno del Politecnico mOve, gruppo guidato dal professor Sergio Savaresi che da oltre un ventennio incentra la propria attività sui controlli automatici nei veicoli terrestri. Non solo auto, ma anche biciclette elettriche per arrivare fino ai trattori. Una ricerca che sta centrando un successo dopo l'altro. Infatti, e qui andiamo indietro di qualche mese, il 7 gennaio scorso il team PoliMOVE aveva vinto, sbaragliando tutta la concorrenza, l'Indy Autonomous Challenge di Las Vegas. Si trattava della prima gara tra auto guidate dall'intelligenza artificiale. In quella occasione la monoposto di Milano aveva raggiunto in pista i 278,4 chilometri all'ora, meglio di tutte le altre auto che hanno partecipato all'evento. Ed era un appuntamento assolutamente prestigioso, dal momento che annoverava alcune delle università tecnologiche più importanti e conosciute al mondo. E a dar maggior rilievo al successo del Politecnico di Milano, tutti i concorrenti avevano le stesse auto, la Dallara AV-21: a fare la differenza, il lavoro, studio e ricerca dei singoli team. Il Politecnico di Milano, istituto universitario di carattere scientifico e tecnologico è stato fondato nel 1863 e nel ranking mondiale stilato da QS World University si piazza al 13 posto, era 24º nel 2016, in una graduatoria dominata da Harvard e MIT. Grazie a questi successi, chissà, potrebbe non solo continuare ad andare veloce, ma anche a volare sempre più in alto.