Roberto Mancini (foto: @m.iacobucci.tiscali.it - Depositphotos)

Dopo il pareggio con la Germania, l'Italia di Mancini sfida l'Ungheria di Marco Rossi stasera alle 20:45 (15 e 45 in Sudamerica) a Cesena per la seconda partita di Nations League. La sfida si gioca al Dino Manuzzi – stadio che ha ospitato solo 3 partite della nazionale azzurra. Gli Azzurri si troveranno di fronte l'Ungheria dell'italiano Marco Rossi che – dopo la vittoria sull'Inghilterra – si è portata in testa alla classifica del girone con 3 punti.

Mancini cambia ancora la formazione titolare e chiede gol ai suoi attaccanti: in campo i giovanissimi Scalvini, Zerbin e Gatti (proprietà della Juventus) oltre a Gnonto. Unica conferma rispetto alla gara per la Germania sarà Donnarumma tra i pali. Linea difensiva nuova con Di Lorenzo, Luiz Felipe, Gatti e Spinazzola. In mezzo Pessina e Locatelli, con il giovane Scalvini. Davanti spazio a Gnonto dal 1′, con Belotti centravanti e la sorpresa Zerbin a completare il tridente. Marco Rossi in campo con il 5-1-3-1: in attacco Szalai unica punta.

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Luiz Felipe, Gatti, Spinazzola; Pessina, Scalvini, Locatelli; Zerbin, Belotti, Gnonto. CT Mancini

UNGHERIA (5-1-3-1): Gulacsi; Nego, Lang, Orban, At. Szalai, Z. Nagy; A. Nagy; Schafer, Szoboszlai, Sallai; Ad. Szalai. CT Rossi

Obiettivo vittoria per l'Italia che non vince una gara ufficiale dallo scorso 8 settembre: 2 pareggi e una sconfitta negli ultimi 3 match casalinghi. Italia e Ungheria si affrontano per la 34esima volta: l'ultima sfida risale al 22 agosto 2007 terminata con la sconfitta della formazione azzurra per 3-1. Per la sfida sono stati venduti circa 20mila biglietti.

"Bisogna aver anche un po' di sorte per vincere un torneo – ha dichiarato il tecnico Rossi sulla mancata qualificazione azzurra ai Mondiali in Qatar – e penso non solo ai rigori ma al gol annullato all'Austria. Poi l'abbiamo ripagata con gli interessi, episodi sfortunati come i rigori falliti da Jorginho con la Svizzera, il match dominato e perso con la Macedonia... Ma l'Italia è sempre tra le migliori pur se non la numero uno".