di Roberto Zanni

Fu Doña Blanca Vergara de Errázuriz, figlia del fondatore di Viña del Mar, don José Francisco Vergara, che nel 1906 ordinò la costruzione di un edificio che poi è diventato l'emblema della città cilena: Palacio Vergara. Ci vollero quattro anni per poterlo finalmente vedere nel suo affascinante splendore, opera di un architetto italiano Ettore Petri Santini. Era nato ad Ancona, arrivò in Cile nel 1891 e fece parte di quella generazione di architetti, ingegneri, che diedero il loro contributo alla ricostruzione della regione dopo il devastante terremoto di Valparaiso del 1906 che lasciò oltre 3.000 morti.

Oggi, a distanza di più di un secolo, Ettore Petri Santini è tornato protagonista, assieme a diversi altri colleghi italiani del tempo, grazie a un libro che è stato presentato proprio a Viña del Mar, dalla sindaca Macarena Ripamonti e dall'Ambasciatore d'Italia in Cile Mauro Battocchi. 'Palacio Vergara de Viña del Mar & arquitectos italianos en Chile. Restauración de un monumento'. Scritto da un altro architetto, Jaime Migone, che è stato incaricato del progetto di restauro dello storico edificio. Si tratta di un libro che racconta in maniera dettagliata il grande impegno, il lavoro svolto per restaurare Palacio Vergara danneggiato gravemente dal terremoto del 27 febbraio 2010. Passando dai lavori di ristrutturazione, l'autore narra anche il viaggio di tanti architetti italiani che hanno contribuito a costruire il Cile. Un ritorno al passato per celebrare il presente.

Palacio Vergara, realizzato in stile neogotico veneziano, era nato sulle fondamenta di due precedenti dimore che appartenevano ai Vergara e l'aspetto più difficile nell'opera di restauro è stato quello di trovare soluzioni che esaltassero i valori del palazzo senza doverne alterare l'immagine originaria. "L'edificio - ha raccontato l'architetto Migone - aveva avuto problemi nel suo interno, diverse strutture in legno, facciate e recinzioni presentavano problemi di natura strutturale, per diversi motivi: perchè marcite dalle termiti, per l'umidità, l'acqua...Così abbiamo dovuto cercare soluzioni che permettessero di sostituire, riconsolidare, ristrutturare gli originali: in questo modo l'edificio è stato aperto e poi richiuso e la sfida era sempre di ritrovare il suo aspetto originale, perchè è una cosa preziosa".

Oggi, ricordando in particolare Ettore Petri Santini, Palacio Vergara è diventato il Museo de Bellas Artes, con mostre permanenti e temporanee, visibili gratuitamente da tutta la comunità. E per ricordare come nacque Palacio Vergara, com'è tornato al suo splendore, ma anche gli altri architetti italiani che hanno dato il loro ingegno per la costruzione di innumerevoli opere d'arte, una copia del libro è disponibile, alla reception del museo, per essere consultata e per ricordare, continuamente, che Palacio Vergara resterà sempre un edificio emblematico, simbolo per la città di Viña del Mar, una splendida testimonianza dell'influenza architettonica italiana in Cile.

A Viña del Mar esistono però anche altre dimostrazioni del grande ingegno di Ettore Petri Santini: dal Club de Viña del Mar a Palacio Ariztía a Palacio Rivera. E Petri Santini, come ricordato nel libro, non è stato l'unico architetto italiano, in particolare in quella regione. I più celebri Arnaldo Barison e Renato Schiavon: da Palacio Baburizza a Palacio Valle, che prende il nome da Giovanni Valle, originario di Santa Margherita Ligure, che in Cile divenne ricco e che a Viña del Mar volle portare, architettonicamente, un po' delle sue origini liguri.