di Matteo Forciniti

Uno dei punti di riferimento dell’italianità a Paysandú è l’Associazione Lucana che sta celebrando in questo periodo i primi vent’anni di vita: da gruppo regionale fondato nel 2002, in poco tempo questa associazione ha raccolto la bandiera dell’unità riuscendo a far unire le diverse anime italiane sparse lungo uno dei dipartimenti più italiani di tutto l’Uruguay.

Molteplici sono le iniziative che accompagnano l’anniversario dei lucani come ci racconta il presidente Martin Lamarca: “Celebriamo questo anniversario con grande soddisfazione e con la consapevolezza di lavorare per tutta la collettività italiana al di là della nostra regione di appartenenza. In questo periodo dominato dal forte individualismo il nostro messaggio è che vale ancora la pena riunirsi, associarsi e stare insieme per il bene comune. Tra i progetti più importanti che abbiamo realizzato c’è quello del nostro centro per gli studi sulla genealogia che siamo riusciti ad aprire al pubblico. Tutte le persone di Paysandú interessate alla propria storia familiare hanno adesso un posto dove poter andare e fare delle ricerche”.

L’anniversario è stato accompagnato anche da una grande cena-show che si è svolta sabato 4 giugno nel segno del ricordo dei primi soci fondatori come racconta il presidente: “Uno dei momenti più emozionanti durante la serata è stata la lettura dell’atto fondativo dell’associazione, il documento originale scritto a mano che era stato bagnato con qualche goccia di vino per portare fortuna. Questo gruppo di persone, che si riuniva già da un po’ di tempo, voleva fondare qualcosa di italiano e di lucano per poter mantenere le radici come si è cercato di fare nel tempo attraverso sia immigrati nati in Italia che le nuove generazioni. Noi però siamo sempre stati un’associazione aperta, mai chiusa alla nostra regione, prova ne è che abbiamo cercato anche di costituire una federazione delle associazioni italiane nella zona che purtroppo non ha funzionato”.

Oltre a ricordare il passato, l’Associazione Lucana guarda però sempre anche al futuro: è in quest’ottica che Lamarca anticipa a Gente d’Italia la prossima grande iniziativa pensata proprio per il ventesimo anniversario: “Stiamo facendo le gestioni corrispondenti con le autorità dipartimentali per poter ottenere il permesso di utilizzo della vecchia sede del Circolo Napolitano di Paysandú. L’obiettivo è quello di dare piena vita a uno dei monumenti italiani più significativi della nostra città che avevamo già in passato riscattato con la collaborazione del Centro Regional de Estudios Migratorios e Investigación Genealógica (Cremig)”. “Adesso” -conclude il presidente- “abbiamo creato una commissione specifica aggiungendo al gruppo persone originarie da tutte le altre regioni meridionali proprio perché il Circolo Napolitano rappresentava all’epoca l’unione tra tutti gli italiani del sud. Una volta ottenuta l’autorizzazione prepareremo una griglia di eventi da realizzare in questa nuova sede italiana riconquistata”. Altra importante iniziativa sarà quella di conferire ogni anno un premio ai discendenti italiani più illustri per la società locale: “Un modo anche per rivolgersi ai più giovani e trovare dei modelli per ispirarsi e per capire che vale la pena sforzarsi e stare insieme”.