Gente d'Italia

Le Nazioni Unite e il turismo dei piccoli borghi

Pollica

 

 

di Domenico Letizia

L’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite ha lanciato la seconda competizione globale dedicata al turismo innovativo e sostenibile e intitolata “Awake Tourism Challenge”. Il concorso mira ad individuare gli innovatori del settore turistico che stanno proponendo delle soluzioni a diverse sfide legate alla sostenibilità e all’innovazione, con l’intento di contribuire alla concretizzazione degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile (Sdg). Nel corso dell’edizione del 2022, le tematiche prioritarie identificate diventano utili per rilanciare e proporre idee turistiche legate al marketing territoriale e al coinvolgimento delle comunità locali. Molte periferie, innumerevoli borghi in tutto il mondo e le comunità lontane dai centri abitati, che spesso rappresentano le zone più povere del mondo, possono divenire incubatori innovativi per la promozione di un turismo domestico, rurale ed ecologico, riscrivendo le logiche economiche della comunità stessa.

Per rilanciare l’economia turistica delle comunità periferiche, estrema attenzione è dedicata ai progetti e alla programmazione territoriale tesa a valorizzare la green economy e le opportunità della blue economy, come la riscoperta del mare, la tutela e la conoscenza della biodiversità marina. Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo una grande importanza va dedicata all’opportunità di sviluppare nuove linee di accesso al credito, che necessita di divenire sostenibile e accessibile ai piccoli imprenditori, per modernizzare le strutture residenziali, ridurre le emissioni di gas, ridurre il consumo energetico ed elaborare nuove idee di competitività tra le imprese turistiche.

Inseguire una nuova programmazione di turismo innovativo, diffusasi già durante l’emergenza sanitaria, vuol dire implementare visioni legate all’intelligenza artificiale, alle criptovalute, alla tecnologia blockchain, all’utilizzo della realtà virtuale per presentare e fornire servizi e al metaverso per presentare una nuova offerta turistica interattiva. Il concorso dell’Organizzazione mondiale del turismo punta a far comprendere al mondo delle imprese le enormi opportunità che il settore può apportare nei territori periferici, sottolineando l’importanza di rilanciare la formazione e l’educazione al turismo innovativo che necessita di nuove modalità di azione e presentazione dei servizi.

Il concorso organizzato in collaborazione con Wakalula, il primo hub dedicato all’innovazione globale del turismo e vanta una serie di partner internazionali, tra i quali: Qatar Airways e Qatar Tourism, Singapore Tourism Board, Kpmg, MasterCard, Amadeus, IE University, Wayra, ClarkeModet, The FarCo, Bbva, MentorDay, Finnova, Google for Startups, la Valley Digital Business School, Nest, il Future Food Institute e l’Inter-American Development Bank. Un esempio autorevole proviene proprio dall’Italia, grazie alla sinergia creatasi tra il Future Food Institute e il Comune di Pollica, nel Cilento, per promuovere la transizione digitale, strumento imprescindibile per ri-abitare e ri-abilitare le aree marginali e i borghi e per accompagnare lo sviluppo sostenibile dei territori rilanciando un turismo innovativo, slow e legato all’esperienza immersiva nel territorio della Dieta mediterranea.

Un programma per riscrivere il ruolo di Pollica, inseguendo il progetto “Pollica 2050” nato a valle di una comunione di intenti e una condivisione di valori tra il Comune di Pollica – Comunità emblematica Unesco per la Dieta mediterranea – in prima linea per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale del territorio e il Future Food Institute, ecosistema internazionale e allenatore di comunità nei processi di innovazione sociale, che ha deciso di supportare la missione di Pollica. Lo scopo della collaborazione è quella di abilitare Pollica, il Cilento e le aree marginali del Mediterraneo ad essere le nuove officine interattive del futuro, dove immaginare nuovi modelli di sviluppo, turismo e rigenerazione culturale ed economica nel più ampio framework ecologico integrale.

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