Dunque, non scrivevamo corbellerie. O anche fesserie. Come qualcuno ha detto dando discredito a questo giornale affermando che siamo divisori (il che non sarebbe neanche una colpa, vuol dire che ci sono menti pensanti). Ma leggendo l’articolo del collega Matteo Forciniti torniamo a una questione che per anni ci portiamo dietro: la costruzione della nuova area consolare che costerà, se tutto va bene, quasi 2 milioni di euro. L’obiettivo, secondo il deus ex tutto Aldo Lamorte è quello di fornire una location più grande e comoda rispetto all’attuale cancelleria. Cioè, se prima non vi potevate sedere, magari una sedia la troverete. Ma il problema di fondo non sta nella bellezza o nei confort, bensì nell’efficienza del personale. Che manca, se è vero che il capo della cancelleria consolare di Montevideo Alessandra Crugnola, intervistata dal consigliere del Comites Alessandro Maggi, ha affermato senza dubbio qualcuno che la difficoltà maggiore è proprio nella mancanza del personale. Oggi all’interno della cancelleria vi lavorano 20 persone che, ovviamente, non bastano a coprire le numerose richieste che arrivano quotidianamente dalla comunità italica. E non potrà essere l’aggiunta di altre unità, come si legge nel pezzo di Forciniti, a risolvere l’annosa questione. Insomma, come scriviamo oramai da tempo immemore, la priorità che si è voluta dare, in piena pandemia, è stata quella di erigere una costruzione che potrebbe diventare una cattedrale nel deserto.

Ecco dove dovrebbe indagare la Corte dei Conti....e la Procura della Repubblica.....
Siamo certi che alla collettività avrebbe fatto più piacere destinare quei due milioni di euro in più stipendi per più personale, così in grado di poter evadere le numerosissime richieste (pensiamo al servizio di cittadinanza) rimaste tutt’oggi ancora bloccate. E Maggi, che è anche responsabile della sede di Colonia del patronato Inas, in pratica sposa il nostro concetto: La nuova sede, anche se potrà essere bellissima, non servirà a niente se il personale non aumenta. Ma a dire il vero, non ci voleva uno scienziato per capirlo. E nessuno di noi, almeno qui in redazione, lo è. Ma non siamo proprio dei fessacchiotti. E ora non ci resta che aspettare che, una volta che la nuova area consolare sarà pronta, i benefici che porterà. Chi l’ha voluta sa bene che ora la gente si aspetta risultati, non parole o bla bla bla. Le persone ne hanno le scatole piene di iter burocratici o di poco personale: in quella cattedrale, vanno assunte tante persone… tanto i nodi tornano sempre al pettine. Staremo a vedere….