La Commissione europea ha dato il via libera all'Italia per la concessione di aiuti pubblici per un totale di 1,7 miliardi di euro destinati a investimenti in favore di una ripresa sostenibile. Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha sottolineato che questi interventi "aiuteranno l'Italia a tracciare il percorso verso una ripresa più rapida e sostenibile, in linea con le norme sugli aiuti di Stato e con il piano italiano per la ripresa e la resilienza. Si tratta di un passo importante per colmare il divario di investimenti creato dalla crisi".

Il regime di aiuti è stato approvato nell’ambito del Quadro temporaneo della Commissione per le misure di aiuto di Stato, e sarà finanziato sia dal bilancio nazionale che dalle risorse messe a disposizione attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza (il fondo Rrf) di “NextGenerationEU”. Gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette e di prestiti a tassi d’interesse inferiori a quelli di mercato. Il sostegno pubblico sarà utilizzato per finanziare investimenti in attivi materiali e immateriali in grado di agevolare lo sviluppo di alcune attività economiche importanti per la ripresa economica, in particolare i contratti di sviluppo a sostegno di investimenti su larga scala connessi ad attività industriali, turistiche e di tutela dell'ambiente; le energie rinnovabili e batterie; i veicoli elettrici e veicoli connessi e il rilancio delle aree colpite dalla crisi industriale.

L'Italia garantirà che tutti gli investimenti finanziati siano ecosostenibili e che gli aiuti non vadano quindi a sostenere attività che violino il principio "non arrecare un danno significativo". L'importo degli aiuti individuali non supererà, in linea di principio, i 10 milioni di euro per beneficiario. Si prevede che del regime potranno beneficiare tra 100 e 500 imprese. La Commissione ritiene che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite nel Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato, in quanto l’importo degli aiuti per beneficiario non supera l’1% della dotazione totale; potranno beneficiare degli aiuti gli investimenti in attivi materiali e immateriali, ma non gli investimenti finanziari; gli aiuti non supereranno le intensità massime stabilite nel Quadro di riferimento temporaneo; il sostegno pubblico sarà concesso entro il 31 dicembre 2022.