"Il governo italiano, insieme ai partner Ue e G7, intende continuare a sostenere l'Ucraina come questo Parlamento ci ha detto di fare". Lo ha detto il premier Mario Draghi, ieri, nelle comunicazioni al Senato prima del Consiglio Ue di giovedì, illustrando la risoluzione. Alle sue parole è scaturito il dibattito. Tra quanti si sono segnalati, spicca l'ex presidente della Camera Pierferdinando Casini". “Sono convinto che nella relazione di Draghi c'è tutto, a partire dal nostro impegno per la pace” ha detto. "Il mio sostegno al governo è pieno" ha esordito, dal canto suo, l'ex premier Mario Monti (gruppo misto). "Credo che la decisione di dare subito il segnale dell'ingresso nell'Ue dell'Ucraina ora sia necessaria" ha aggiunto. "In alcuni momenti l'interesse di tutti deve prevalere sulle parti. Il 24 febbraio è cambiato tutto, sono venuti meno gli equilibri e le conseguenze le vedremo per decenni e generazioni, vanno oltre i confini dell'Ucraina. È un cambiamento epocale che riguarda cibo, energia e confronto tra democrazie" ha commentato Matteo Renzi (Iv).