Giuseppe Conte (foto: depositphotos)

Maggioranza sull'orlo di una crisi di nervi. Il "faccia a faccia" di tre giorni fa tra Mario Draghi e Giuseppe Conte non ha allentato le tensioni tra il M5s e Palazzo Chigi. Ancora ieri, infatti, il leader del Movimento, ospite a Bisceglie della maratona digitale Digithon 2022, è tornato a "bacchettare" il presidente del Consiglio.

"Siamo in un governo di unità nazionale, il vero discrimine è rispetto alle priorità" del Paese, ovvero valutare se nel governo "c'è la concreta determinazione ad affrontarle adesso, a intervenire ora. La responsabilità di lasciare che la situazione peggiori senza intervenire non la possiamo condividere" ha detto Conte citando quelle che, a suo dire, sarebbero le priorità da affrontare. Vale a dire: il "taglio del cuneo fiscale" e "il salario minimo".

"Se la risposta è sì - ha aggiunto il capo dell'esecutivo - noi ci siamo, se è no non ci possiamo essere per responsabilità”. A chi gli ha chiesto lumi circa un'eventuale “deadline" per la risposta di Draghi ai nove punti presentati dal M5s, l'ex Avvocato del Popolo ha risposto: "Le urgenze sono oggi. Non stiamo parlando né di mesi né di settimane. Aspettiamo che Draghi faccia le sue verifiche". Ma se la risposta del premier “dovesse essere no, non ci possiamo essere, ma per responsabilità" ha ribattuto l'ex inquilino di Palazzo Chigi.

Alla domanda, poi, se si può partire o bisogna rimanere “in zona” perché cade il governo, il leader grillino ha risposto: "Partite pure per le vacanze, poi vi aggiorneremo”. In ogni caso, ha precisato ancora: "Non sto dicendo che cadrà il governo se non verrà realizzato il Ponte sullo stretto. Qui c'è una questione seria e riguarda la responsabilità nei confronti del Paese. C'è una responsabilità da parte del M5S: noi siamo qui per una missione: migliorare la qualità di vita dei cittadini e diminuire il divario tra il privilegio e i non garantiti, tra chi in questa situazione può arricchirsi ancor di più e chi sarà costretto ad abbassare le saracinesche" ha rimarcato. Infine un messaggio indirizzato al Pd: "Alleanza solo con chi è affidabile e leale, fuori i personalismi dal campo largo".