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NEW YORK\ aise\ - Dopo due decenni, il Palazzo di Vetro ha varato oggi il rientro dell'Italia per acclamazione nel Bureau del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite – ECOSOC, terzo maggiore organo delle Nazioni Unite e principale piattaforma intergovernativa per lo sviluppo sostenibile. L'Italia con l'ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente d'Italia all'ONU, ne sarà vice-presidente, con mandato annuale fino al luglio 2023, nell'anno di preparazione verso il "Vertice sugli SDGs" previsto a settembre dello stesso anno a livello di Capi di Stato e di Governo.
Secondo l'ambasciatore Massari, si tratta di una "conferma della solida reputazione ed elevato capitale di fiducia guadagnato dal nostro Paese nel campo della diplomazia multilaterale, di cui sono emblema il recente successo del negoziato fra 195 Paesi del mondo guidato dall'Italia al Foro Politico di Alto Livello per lo Sviluppo Sostenibile dell'ECOSOC, e l'importante lavoro congiunto della Presidenza italiana del G20 con il sistema ONU".
Fra gli obiettivi della vice-presidenza italiana, vi sarà anzitutto quello di costruire sugli impegni assunti con la Dichiarazione Ministeriale sullo stato di attuazione dell'Agenda 2030 e dei suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) adottata il 18 luglio scorso dall'ECOSOC: "Il rilancio dell'azione globale per l'Agenda 2030 è prioritario e urgente. Abbiamo identificato le sfide multi-dimensionali da affrontare, incluso l'impatto di conflitti, pandemia e cambiamento climatico sugli SDGs. La sicurezza alimentare, una delle più urgenti crisi interconnesse da affrontare alla luce della guerra in Ucraina, insieme all'impatto economico ed energetico globali", nelle parole dell'ambasciatore.
Fra gli assi prioritari del lavoro dell'Italia durante la sua vice-presidenza vi saranno anche la lotta alla pandemia, il rafforzamento della salute globale e l'accesso e distribuzione di vaccini, la ripresa post-pandemica inclusiva e sostenibile, l'azione climatica, la biodiversità, le politiche per l'uguaglianza di genere e l'empowerment di donne e ragazze, l'istruzione, il sostegno al protagonismo dei giovani, il finanziamento dello sviluppo e la cooperazione internazionale, il rilancio del multilateralismo.
Siederanno nel Bureau ECOSOC, insieme all'Italia, Cile, Indonesia e Zimbabwe, sotto presidenza della Bulgaria. Nel giugno 2021, l'Italia era stata rieletta membro ECOSOC per il triennio 2022-2024 con 175 preferenze ottenute (il più votato fra i Paesi occidentali). Si tratta del decimo mandato svolto dal nostro Paese dall'istituzione del Consiglio nel 1946.