Matteo Renzi (foto: depositphotos)

Matteo Renzi punta al terzo polo. Quello di centro. L’accordo chiuso da Calenda e Letta ha deluso il leader di Italia Viva, pronto ormai a correre da solo. "Calenda – ha scritto ieri l’ex premier sulla sua e-news - poteva costruire un polo riformista che puntasse al 10%”.

Il leader di Azione “ha preferito trattare una percentuale di posti sicuri con il Pd. Non mi stupisco degli accordi sui numeri: so che sono importanti. Ma conosco la legge elettorale e sinceramente non so quanto saranno sicuri quei posti. Ma anche se lo fossero, penso che la politica sia prima di tutto coraggio e libertà" ha proseguito il presidente di Italia Viva.

"Con Calenda fino alla fine abbiamo provato a costruire un accordo per rafforzare un progetto riformista alternativo alla destra sovranista e a un'alleanza tutta basata sui posti da dividersi a sinistra. Questo progetto lo porteremo avanti da soli e raccoglieremo anche i delusi da Calenda. Che non sono pochi" gli ha fatto eco Maria Elena Boschi in un'intervista a La Stampa.

"Il 5% - ha detto la parlamentare di Italia Viva - è alla nostra portata. Abbiamo la possibilità di dare una casa ai delusi del centrodestra che sono indignati per la fine del governo Draghi, ma anche a chi non ha condiviso la scelta di Calenda di andare col Pd”.