Giuseppe Conte (foto Depositphotos)

Franco Esposito

Succede a Napoli (e dintorni). Succede nella città di un ritrovato e sorprendente appeal turistico, trecentomila visitatori in arrivo a Ferragosto. L'accadimento più chiacchierato, fonte di punzecchiature anche al veleno, comunque è di matrice politica, manco a dirlo. Visto che da qui al giorno delle elezioni di altro non si parla in Italia, anche Napoli (e la Campania) meta di un turismo straripante nelle dimensioni, si adegua. 

Tengono banco i litigi in casa Pd e la coppia scoppiata Di Maio-Conte. Domina comunque l'alta tensione. Giuseppe Conte vuole sfidare Di Maio a casa del ministro. L'ultima roccaforte di Luigino è il collegio in cui c'è anche Pomigliano. Il pressing dell'avvocato già premier, inventato in politica proprio da Di Maio, mette a rischio il seggio del ministro degli Esteri nel governo ormai andato in cocci. Per colpa, anche se non esclusiva, di Conte. L'ex premier ci ha messo parecchio del suo. 

I sondaggi estivi dicono che proprio qui risiede l'ultima roccaforte politica di Luigi Di Maio. Il cui maggiore successo nella vita sociale precedente a quella politica è stata la direzione del servizio bouvette allo stadio San Paolo. Allora non ancora intitolato a Diego Maradona buonanima. 

Le cose stanno così, sono messe in questa maniera per quanto riguarda Luigi Di Maio, ormai in chiara rotta di collisione con il M5S di Conte e Grillo, codificata dalla recente scissione. I media l'hanno registrata con puntualità assoluta. E ora Conte viene a rompergli le scatole davanti casa. In bilico in Campania, le parlamentarie online portano a pensare a uan possibile incursione degli iscritti fedeli all'ex capo politico del Movimento Cinque Stelle. 

La data cerchiata in rosso è quella di dopodomani, martedì 16 agosto. Il M5S potrebbe annunciare le candidature degli esponenti campani scelti tra la società civile contattati negli ultimi giorni. Dall'altro lato, il Movimento potrebbe dare il via alle consultazioni online. Le fantomatiche parlamentarie, per stabilire i nomi di chi ha presentato la propria auto candidatura. La sfida si consumerà a colpi di clic sulla pittaforma digitale del M5S.

La consultazione online, più che nel passato, sparge inquietudine nella base dei grillini. Potrebbe accadere questo e l'incubo agita e allarma: i damianiani superstiti

ancora iscritti sono probabilmente la maggioranza sulla piattaforma M5S. In numero cospicuo possono inficiare i  risultati della primarie. Dovesse accadere, le preferenze verrebbero indirizzate su qualche fedelissimo del ministro  degli Esteri. 

Alla fine della fiera, ipotesi perfino probabile, i Cinque Stelle potrebbero ritrovarsi in Parlamento fianco a fianco con un fedelissimo del loro "migliore nemico". I timori trovano origine e si sviluppano in maniera travolgente. Conte li tiene in grande considerazione: Il già premier ha provato intanto a porre in essere un controllo preventivo sulle cadidature. E farà ancora un altro controllo qualora le "parlamentarie dessero risultati ritenuti anomali in Campania". Il fortino o roccaforte del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. 

Sono previsti controlli ancora più scrupolosi nell'esame dei vari profili dei candidati. In partenza già avvincente, la sfida o match tra Conte e Di Maio potrebbe registrare l'ingresso in campo dell'ex premier nel collegio uninominale che insiste appunto sul territorio di Pomgliano d'Arco. Dove la coalizione di centrosinistra sembra orientata a schierare Luigi Di Maio. Recenti sondaggi indicano come conteso il collegio proprio tra i 5 Stelle. La resistenza del Movimento è identificabile nella misura del 30 per cento; il centrosinistra è staccato solo di un paio di punti. 

Chi e come può segnare la differenza? Le due personalità che si confrontano, l'ex grillino e capo politico del M5S  contro il capo attuale. Conte ha già annunciato che presenterà la propria candidature in più collegi. Potrebbe quindi dotarsi di una sorta di paracadute in qualche listino proporzionale. Il ministro degli Eseri si ritrova invece davanti ad una situazione più complessa. Avrà dificoltà a farsi eleggere nei listini con il suo partito Impegno Civico, appena creato insieme con Bruno Tabacc. Il vero grande ostacolo è rappresentato dalla soglia di sbarramento al tre per cento.

In materia di sondaggi la Campania si conferma comunque un fortino del M5S. Recenti rilevazioni quotano il partito di Grillo al 20,5 per cento, con percentuali che si impennano nei Comuni dell'hinterland napoletano. Anche nelle ultime elezioni i grillini riuscirono a imporsi sfiorando il cinquanta per cento delle preferenze. Adesso c'è grande attesa per la  scelta degli interessati chiamati a sciogliere ognuno le proprie riserve. Mentre comincia ad acquisire una prima fisionomia il puzzle degli esponenti della società civile che Giuseppe Conte intende schierare in campo. 

C'è grande attesa anche per la risposta dell'ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, che potrebbe correre per il Senato. Probabile la discesa in campo di Luca Trapanese, assessore comunale con il sindaco Manfredi, e nel Salernitano di Diego Vassallo, fratello di Angelo, il sindaco di Acciaroli  assassinato nel 2010. Samuele Ciambriello, Garante dei detenuti della Campania, è il nome che emerge per il collegio di Avellino e Benevento. Ciambriello è originario del Sannio. 

La situazione si presenta comunque fluida. Se non addirittura liquida.