Una vera pizza (depositphotos)

Franco Esposito

La pizza margherita di Carlo Cracco sta già a 22 euro. Briatore l'ha messa in menù a 15. Una follia chiamata rincari. I prezzi salgono di giorno in giorno, mangiare costa sempre di più. E vivere è la cosa maggiormente difficile di questo mondo. Tutto aumenta, proprio tutto; ferme, bloccate, solo buste paga e pensioni, quando ti va bene e riesci ad evitare di finire nel vortice di licenziamenti e della cassa integrazione guadagni. 

Gli italiano sono accerchiati dalle bollette pazze, letteralmente messi in ginocchio. Anzi di più, proni. Flavio Briatotre, dalla Sardegna, dalle parti di Porto Cervo, racconta di un pizza margherita speciale servita a prezzo specialissimo.  

Com'è? Briatore attribuisce il pazzo prezzo della folle pizza ai rincari, Quelli dell'energia e dei generi di prima necessità. Noi italiani siamo frastornati  dagli aumenti. Ogni giorno ce n'è uno, e la pesante litania minaccia di non finire più. Anzi peggio, potrebbe appunto peggiorare. Poveri noi, dove andremo a finire non si sa. Intanto andiamo a Casalmaggiore, in piena Bassa, non lontano dal Po sofferente di arsura, tra Cremona e Mantova. 

Dove succedo quello che scoprirete, voi inguaribili curiosi, se avrete la pazienza di leggere fino in fondo la notizia di chiara nascita e provenienza italiana. Titolare Alberto Rovati, il Crazy Piazza della Bassa è diventato il ristorante della bolletta pazza. Direte: ma cosa c'entra, che ci azzecca, la bolletta con la pizza? C'entra eccome, sono sorelle, consanguinee. A Napoli direbbero, sono tappi dello stesso sughero. 

Rovati ha ricevuto l'ultimo avviso di pagamento, relativo mese di luglio. É  stato come essere investito da una scarica di elettroshock. Ci è rimasto di sasso, il ristoratore, e per poco non ci lascia la pelle. L'entità della bolletta? 4058 euro e 9 centesimi. "Per attaccare il forno e illuminare la serata al Funky Gallo", incredulo fino a ritenersi vittima di un colpo di sole, lo chef si abbandona al più elementare dei  paragoni. Un raffronto di cifre. "Un anno fa il conto era 1.350 euro. Le spese sono aumentate del 300%: Impossiible andare avanti". 

Ma di chi la colpa? No di certo del bajon. Allora? Disperato Rovati, denunciante senza allontanarsi però troppo dall'ironia graffiante. "Se ti chiami Fulvio Briatore fai notizia perchè nel mezzo di un'emergenza idrica spaventosa ti chiudono l'acqua nella modaiola via Veneto, a Roma. Una roba da terzo mondo". 

Al Crazy Pizza, il vero problema per Alberto Rovati  è tenere la luce accesa sui tavoli. Il ristorante è nella campagna padana di Romcadelo; spartano il locale. Rovati viene indicato da tutti come l'oste della porta accanto. Il ristorante è frequentato anche da personaggi importanti. Il popolo mangereccio conquistato, sedotto dalle affettuose recensioni a beneficio essclusivo del Crazy Pizza. E Rovati cosa ti combina? "Il giorno stesso che ho ricevuto la bolletta ho deciso di esporla in vetrina. Vi assicuro che non l'ho fatto per spaventare la clientela, ma per  lanciare un segnale di protesta". 

I clienti si accorgono di tutto. Malgrado non vi sia stata grande promozione e/o divulgazione. L'annunciato ritocco al menù come primo atto di trasparenza. La margherita del Funky Gallo lievita (ma in questo caso non è un problema di farina e lievito) da 6  a 10 euro. Chef Rovati sembra proprio messo lì apposta, quello che deve far tornare i conti. Da un lato premono e hanno la meglio gli aumenti dei  prezzi di olio, farina, mozzarella. Rovati prova ad opporsi al salasso di elettricità e gas, dovendo provvedere intanto al tamponamento dei debiti. L'ennesima prova di quanto stiano soffrendo, lui e tanti altri, quasi tutti. Decine e decine di imprenditori travolti dalle bollette. Tutti i Rovati d'Italia. 

Unica è la reazione degli imprenditori che annaspano nelle difficoltà. Alzano i prezzi. A Verona, all'Emanuel Cafè, nella centrale pizza Bra, è stata spedita una fattura di 17.688 euro. 

Ha provveduto la Guardia di Finanza. A luglio dell'anno scorso, a parità di consumi, il costo di quella fattura era stato di 5.599 euro. La fresca indagine dell'Unione nazionale consumatori riferisce di un'estate di "conti gonfiati a tavola con un andamento quasi doppio rispetto all'inflazione". Le punte del disastroso iceberg in Veneto, Lombardia e Romagna. All'insegna di un meccanico semplice e crudele. Decisamente brutale. "Meglio passare da ladro che chiudere l'attività", chiosa Rovati, il ristoratore della porta accanto costretto anche lui a proporre l'impennata dei prezzi. 

Ma i clienti? Si accorgono di tutto, anche senza annunci in vetrina. Domina in ogni caso la bolletta pazza. Il prezzo dell'elettricità è agganciato a quello del gas. Nelle ultime settimane ha ripreso a correre, dopo la fiammata scatenata dalla guerra della Russia all'Ucraina. Il megawattore ha sfiorato quota 250 euro. Le ultime mosse di Gazprom minacciano un autunno-inverno addirittura peggiore. Le tensioni sui mercati europei risultano già scaricate sulla bolletta di luglio. 

Nere, nerissime, le previsioni dell'Autorità per l'Energia.