Non smette davvero mai di stupire "Bosco", il documentario della regista Alicia Cano che affronta il tema delle radici attraverso i ricordi di un paesino della Toscana. L'ultima grande notizia è la candidatura ai premi Goya, il più importante riconoscimento cinematografico in lingua spagnola. L'annuncio è stato dato dall'Instituto Nacional del Cine y el Audiovisual del Uruguay (Incau) a cui è seguito un messaggio pubblicato sui social dalla stessa regista Alicia Cano: "Con immensa allegria, tutti noi della squadra di Bosco vogliamo ringraziare colleghi, organizzazioni e istituzioni per averci scelto come film candidato per l'Uruguay ai premi Goya".

La candidatura agli Oscar spagnoli arriva in seguito al successo straordinario ottenuto in Uruguay: "Bosco" ha letteralmente sbancato i botteghini riuscendo a rimanere nei cinema per 13 settimane consecutive con -al momento- 18mila spettatori ottenuti. Come ha raccontato la giovane regista di Salto, la risposta del pubblico ha superato ampiamente le aspettative e il documentario sembra aver colmato un vuoto nella storia del cinema uruguaiano che fino ad ora non era riuscito a rappresentare adeguatamente l'interesse verso un tematica familiare che in questo caso è stata affrontata in modo del tutto originale e coinvolgente.

"Esiste una leggenda urbana che dice che i film nazionali non li vede nessuno: "Bosco" ha dimostrato esattamente il contrario, i film locali possono riempire le sale cinematografiche" ha commentato recentemente El Observador analizzando questi alti numeri resi possibile specialmente dal bocca a bocca e dall'identificazione. Ogni spettatore uscito dalla sala sembra essersi appropriato in qualche modo del documentario e lo ha consigliato ad altri come si è potuto vedere nelle sale di Montevideo in questi ultimi mesi che hanno fatto registrare quasi sempre il tutto esaurito. Oltre a ciò bisogna aggiungere anche le diverse presentazioni avvenute nell'interno del paese che hanno amplificato la popolarità. 

Cooprodotto tra Uruguay e Italia da Mutante Cine e MyBossWas, "Bosco" è il frutto di 13 anni di lavoro della regista in un viaggio intimo alla scoperta delle proprie radici tra il protagonista -il nonno Orlando Menoni, scomparso nel 2020 a 103 anni a Salto- e un piccolo paesino della Lunigiana sospeso nel tempo dove sono rimasti solo 13 abitanti circondati dalla natura.

Questa 37esima edizione dei premi organizzati dall'Accademia spagnola si svolgeranno il 12 febbraio del 2023 a Siviglia. Il documentario di Alicia Cano correrà nella categoria come miglior film iberoamericano, un premio che soltanto altre due volte è riuscito a vincere un film uruguayo: "El Último Tren" di Diego Arsuaga vincitore nel 2003 e "Whisky" di Juan Pablo Rebella e Pablo Stoll premiata nel 2005.

"Bosco" era stato presentato per la prima volta nel 2020 in Olanda all'IDFA, il più grande festival di documentari al mondo. Da allora ha ricevuto diversi riconoscimenti tra l'Europa e il Sud America: in Italia ha ricevuto il premio speciale della giuria al Festival dei Popoli ed ha ottenuto il titolo di miglior film al Nuovi Mondi Festival e al Fluvione Film Festival nella sezione Appennino Doc.