Matteo Salvini (foto depositphotos)

L’aumento indiscriminato del costo dell’energia in Italia di queste ultime settimane è sicuramente uno dei temi centrali della campagna elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative del 25 settembre e altrettanto un tema molto caro all’elettorato di tutti i partiti. Ogni schieramento in campo sta proponendo azioni programmatiche per i prossimi mesi ma anche interventi immediati al governo del dimissionario premier Mario Draghi. Da più parti in questi ultimi giorni si stanno rincorrendo voci che spingono i leader dei partiti più in vista a trovare un momento di confronto sul tema energia. È Matteo Salvini che nella giornata di ieri ha, infatti, invitato i propri “colleghi” a chiedere “di convocare un Cdm la prossima settimana e riunire il Parlamento ai primi di settembre. Propongo ai leader delle forze politiche un armistizio. La politica si fermi, si riunisca e firmi un impegno”. Il leader della Lega lo ha dichiarato in una conferenza stampa a Corigliano Rossano, dove ha aggiunto che "occorre agire subito, non c'è tempo. C'è chi dice 'aspettiamo dopo le elezioni'. Non si può fare. Aspettare un mese e mezzo è tardi e nel frattempo rischiamo una strage di aziende”. Salvini propone anche di dare pieno mandato a Mario Draghi, riprendendo il modello Macron contro il caro bollette. “La politica dia mandato pieno a Draghi per adottare una soluzione come quella presa in Francia. Dare soldi alle imprese che producono energia e chiedere che mettano un tetto" al prezzo delle bollette”. A Salvini fa eco Carlo Calenda, che adopera come sempre lo strumento preferito per la sua campagna elettorale, Twitter. “Meno male. Almeno uno c’è arrivato. Dopo quattro giorni di insulti, ma c’è arrivato. Chiamatelo armistizio o time out. È la stessa cosa. Vediamoci domani (oggi, ndr) e proviamo a trovare un accordo per evitare il disastro: Enrico Letta, Giorgia Meloni, Giuseppe Conte”. L’invito quindi del leader di Azione è quello di trovare un momento unico in cui riunire tutti i leader dei principali partiti e discutere su come procedere per trovare un accordo sul caro bollette. "L'emergenza bollette è la principale priorità ora. Abbiamo presentato proposte, come hanno fatto gli altri partiti. Le iniziative che prenderà il Governo Draghi siano le più determinate e tempestive sia a livello nazionale che a livello europeo”, è invece l’idea di Enrico Letta del Partito Democratico, che aggiunge che qualora il governo attuale avrà tutto l’appoggio del partito da lui guidato in questa difficile fase di crisi nazionale. Pressato quindi da più parti, il governo di Mario Draghi, attraverso fonti interne, ha comunque precisato che nessun provvedimento imminente è sul tavolo di lavoro. Palazzo Chigi ha fatto sapere comunque di lavorare a misure per contrastare il caro bollette legato all’energia ma i tempi non sono immediati ma si stanno cercando risorse adeguate.