Gentiloni
Paolo Gentiloni (foto depositphotos)

“L’inverno sta arrivando e si annuncia come uno dei più difficili da generazioni, con una serie di segnali allarmanti: prezzi dell’energia a nuovi record, inflazione che continua a salire, clima di fiducia nell’economia che si deteriora e la guerra russo ucraina che continua”. Lo ha detto, ieri, il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni nel suo intervento a conclusione di un convegno organizzato dall’istituto Bruegel a Bruxelles.

I rincari dell’energia, ha sottolineato l’ex premier, “metteranno a dura prova la nostra fabbrica sociale economica”. Tuttavia, ha però precisato: “Se restiamo uniti, ambiziosi e pronti a intervenire come necessario con uno spirito di solidarietà, possiamo assicurare che i prossimi mesi non saranno ricordati come un inverno di malumori, ma come il preludio di una nuova primavera europea”.

Gentiloni ha anche rilevato che non ci sono solo ombre all’orizzonte. “I dati del secondo trimestre – ha detto - hanno evidenziato che l’economia ha segnato performance superiori al previsto”. E ora “il Pil dell’unione è del 2% più alto rispetto ai livelli pre pandemici”. Da qui la crucialità dell’attuazione dei piani di ripresa nazionali (Pnrr).

E poi: “Una delle priorità è fare passi avanti sulla revisione della governance economica”, ossia sul Patto di stabilità e di crescita. C’è poi anche “il tema della riduzione dei debiti conseguenti a lockdown e misure prese a motivo del Covid: le strategie di riduzione devono essere realistiche e per questo devono assicurare stabilità ma anche supporto alla crescita”, ha aggiunto il commissario.