Sono 27.034 gli elettori temporaneamente all'estero che, secondo quanto previsto dalla legge, hanno esercitato l'opzione per votare per corrispondenza. Questi i dati della Direzione generale per gli italiani all’estero della Farnesina – Ufficio II – confermati all’Aise.
Si tratta, come noto, dei connazionali che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale è ricompresa la data della votazione. 
A loro (ex lege 52/2015) è data la possibilità di scegliere se tornare in Italia e votare nel collegio di appartenenza o votare per corrispondenza per i candidati della ripartizione estera di residenza.
Alla data del 24 agosto – termine ultimo per esercitare l’opzione – i temporaneamente all’estero che hanno scelto di votare per corrispondenza sono stati 27.034: la maggior parte – specifica la Dgit – cioè ben il 77% degli elettori temporanei si trova nella ripartizione Europa. A seguire, il 15% nella ripartizione Asia, Africa, Oceania e Antartide, il 7% nella ripartizione America settentrionale e centrale e il 2% nella ripartizione America meridionale.
Come per gli iscritti Aire, anche i temporaneamente all’estero stanno ricevendo in questi giorni il materiale per votare.
In caso di mancato arrivo dei plichi elettorali, i connazionali da domenica 11 possono recarsi nel consolato di riferimento per chiedere un duplicato.
Il plico con le schede votate va rinviato prima possibile: saranno considerati validi solo i voti arrivati entro le 16.00 (ora locale) di giovedì 22 settembre